Movember 2023: le iniziative negli ospedali GVM Care & Research

Movember è un’iniziativa internazionale di sensibilizzazione verso la prevenzione delle patologie urologiche maschili, nata oltre 15 anni fa su impulso della Movember Foundation.

Il nome fonde le parole moustache (baffi) e november. Infatti, gli uomini che aderiscono al progetto nel corso del mese di novembre si lasciano crescere i baffi e partecipano ad attività che accendono i riflettori sull’importanza della prevenzione di alcune patologie che coinvolgono la popolazione maschile.

In particolare, il lavoro della fondazione si concentra su screening per il carcinoma della prostata e per il cancro dei testicoli.

Gli ospedali GVM Care & Research aderiscono al Movember

Anche quest’anno GVM Care & Research partecipa al Movember, proponendo visite a tariffa agevolata per il tumore della prostata.
Le strutture che aderiscono al Movember nel 2023 sono:

I tumori maschili: i numeri e l’importanza dello screening

Il tumore della prostata è la forma oncologica più diffusa nella popolazione maschile. Ogni anno, in Italia, si registrano circa 40.500 nuove diagnosi e rappresenta circa il 19,8% di tutte le forme tumorali diagnosticate. (Fonte: Aiom: i numeri del cancro in Italia 2022).

Oggi la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è aumentata e si avvicina al 91% nei casi in cui il tumore della prostata viene diagnosticato precocemente (Aiom). Lo screening ha proprio la funzione di intercettare la patologia oncologica precocemente, migliorando le probabilità di successo del trattamento.

La prevenzione dovrebbe cominciare per tutti gli uomini a partire dai 50 anni di età, ma è opportuno anticipare anche a 40 anni in caso di familiarità.

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Gli screening comprendono visita urologica, con esame obiettivo e palpazione della prostata. Sono esami non dolorosi e rapidi, che permettono di individuare la patologia già nelle fasi precoci e di trattarla con maggiori possibilità di successo.

Il paziente è invitato a portare con sé gli esami ematologici più recenti del dosaggio del PSA.

Se dagli screening emergono situazioni anomale, l’urologo può prescrivere ulteriori esami per confermare la diagnosi, come biopsia o la risonanza magnetica multiparametrica.
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