Cosa succede al tuo corpo se smetti di fumare

Il fumo è un fattore di rischio per diverse patologie cardiovascolari, metaboliche, endocrinologiche, dentali e oncologiche. I fumatori sono infatti più soggetti a sviluppare ictus, infarto cardiaco, ischemie cerebrali, diabete mellito e diverse forme di tumori tra cui tumore ai polmoni, al cavo orale, alla vescica, all’esofago, al seno ecc. Non c’è un solo apparato o un solo organo, in sintesi, che non risenta degli effetti negativi del fumo di sigaretta.
 
Per ripulirsi del tutto, possono occorrere fino a 20 anni. Eppure i benefici di una vita senza tabacco si manifestano già a partire da 24 ore dopo l’ultima sigaretta.

I primi tre giorni senza fumare

Sono i più faticosi perché si presentano i sintomi fisici e psichici dell’astinenza: nervosismo, depressione, insonnia, stati febbrili e voglia di fumare incontrollata.
Già in questi primissimi giorni però il ritmo cardiaco va verso la normalità, riducendosi per via del mancato stimolo eccitante della nicotina; diminuisce anche la concentrazione di monossido di carbonio nel sangue. Anche il respiro migliora e si registrano i primi giovamenti nella percezione dei sapori e degli odori.

Alcune settimane dopo l’ultima sigaretta

Il corpo inizia a liberarsi progressivamente dalla nicotina depositata nei tessuti, tra cui la pelle, che rappresenta una via di eliminazione molto importante della nicotina. Anche i sintomi dell’astinenza si alleviano progressivamente fino a sparire. Le performance cardiovascolari e polmonari migliorano e con esse anche la capacità fisica: chi ha smesso di fumare da alcuni mesi si sente più in forma e con più energie rispetto al passato da fumatore; ha meno difficoltà nell’esercizio fisico come fare le scale o camminare per tratti medio lunghi.

Cosa succede negli anni a venire

Da 1 a 5 anni dopo aver smesso di fumare si iniziano a registrare i primi benefici sostanziali in termini di abbassamento del rischio di sviluppare patologie gravi.
Dapprima migliora il rischio di patologie cardiovascolari come ictus e infarto cardiaco, successivamente (in maniera mediamente più rapida per le donne che per gli uomini) anche il rischio di diabete scende drasticamente.
 
Dopo 10 anni, anche il rischio di sviluppare un tumore a polmoni, pancreas, esofago, stomaco, cavo orale e seno inizia a diminuire in maniera sensibile, anche se ancora non è del tutto equiparabile ai non fumatori.

Dopo 15/20 anni

Dopo 15/20 anni il profilo di rischio di morte precoce, di cancro e diabete tra fumatori e non fumatori è quasi assimilabile. Soprattutto per le donne, che hanno ormai lo stesso rischio di sviluppare un tumore al pancreas di chi non ha mai fumato. Anche per quanto concerne le patologie ischemiche a carico di cuore e cervello, nonché le patologie dei denti e del cavo orale (come la piorrea) la situazione si normalizza.
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Revisione medica a cura di: Dott. Nicola Castaldini
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