Venti domande sul Coronavirus

Quali sono i sintomi del coronavirus?
Esistono sinotmi lievi come rinite, tosse, febbre, e altri più gravi come l'insufficienza respiratoria e polmonite

Se ho i sintomi, mi fanno il tampone?
Se i sintomi sono lievi bisogna chiamare il medico di famiglia oppure numero di emergenza 1500 per consigli su come gestire la situazione. Gli operatori fanno domande e indirizzano i singoli casi. 
 
Come si guarisce?
Si guarisce spontaneamente, perché al momento non ci sono terapie specifiche, non c’è la possibilità di immunizzare i pazienti, quindi il paziente sviluppa immunità durante la patologia.
 
Come si trasmette?
La via principale con cui questo virus si trasmette è la trasmissione diretta da persona a persona, attraverso le goccioline del respiro all’interno delle quali si trova il virus. Vengono emesse da un soggetto, soprattutto quando compaiono i primi sintomi, e vengono quindi lanciate nell’aria e respirate da chi è vicino.
Purtroppo anche chi non ha i sintomi, magari li svilupperà nei giorni successivi,  può essere contagioso, quindi bisogna stare attenti alla vicinanza tra una persona e l’altra. Ecco perché dobbiamo stare almeno ad un metro l’uno dall’altro.
Si ricorda che è importantissimo disinfettare spesso le mani perchè se un soggetto ammalato tossisce, portando le mani davanti alla bocca, e successivamente non se le lava, le particelle  presenti sulla mano possono trasmettere il virus. 
 
Quanto resiste al di fuori del corpo umano?
Noi conoscevamo la resistenza degli altri coronavirus, prima di studiare questa epidemia. Da un recente studio della rivista Jama è emerso che il virus resiste sulle superfici per giorni. Per questo le mani che toccano le superfici possono contaminarsi ed essere un veicolo. Però attenzione queste evidenze sono basate sul fatto che se eseguo un tampone con un metodo analitico molto sensibile io trovo tracce del virus su una superficie che è stata contaminata, ma questo non vuol dire che sia la maniera efficace per trasmettere la malattia. Se laviamo spesso le mani, limitiamo al minimo la possibilità di contagio. 
 
Perché proprio in italia c’è un focolaio così importante?
Il focolaio italiano è stato innescato da una infezione portata dal focolaio principale che è quello cinese. Probabilmente è sfuggito il paziente 0, che tutti hanno cercato. Quello che ormai è conclamato è che anche altri stati europei hanno la stessa problematica. 

L’isolamento è una misura efficace?
Questa è stata sempre una misura applicata in casi di epidemia, da secoli. In una condizione in cui non abbiamo altri presidi, l’indicazione dell’isolamento rimane l’unica efficace, quindi va seguita. Vanno seguite tutte le indicazioni che il nostro Ministero e l’Istituto Superiore di Sanità ci stanno dando a questo proposito.
 
Si può essere asintomaci?
Quello che sappiamo è che il 95% dei pazienti positivi sono sintomatici, con chiari sintomi.  Il 5% dei pazienti sono paucisintomatici cioè: positivo con sintomi lievi.
 
Chi guarisce, può contagiare gli altri e può avere una ricaduta?
Non ci sono ancora elementi che possano confermare o smentire questo dato. C’è stato un caso, non pubblicato su una rivista scientifica, ma semplicemente riportato, poi ripreso con enfasi da alcune testate giornalistiche. Ma in questo momento non si può dire che non ci sia una guarigione completa.
 
Il contagio può arrivare attraverso il cibo?
Il virus si trasmette per via aerea, via respiratoria. Questa è attualmente l’unica via di trasmissione.

Perché è fondamentale il lavaggio delle mani?
Relativamente alla possibilità che vengano contaminate le superfici. Perché con le mani si possono toccare delle superfici contaminate, e successivamente le mani possono essere portate alla bocca per esempio. In questo caso, come in altre influenze, lavarsi le mani è fondamentale.Lavarsi le mani con acqua e sapone, tenendo le mani sotto l’acqua meglio calda per lungo tempo e strofinare per bene è una maniera ottima per lavare le mani. Quando si sta in giro è il momento di usare i gel a base alcolica.

Il metro di distanza è una misura efficace?
Si è efficace, anche se fosse maggiore, meglio, perché dobbiamo evitare i contatti stretti tra le persone.La distanza di 1 mt è sufficiente, perché è la distanza che raggiungono le goccioline di saliva durante la fonazione. Se starnutisco in faccia ad una persona, le goccioline possono arrivare anche a più di un metro. Per questo consigliamo distanza di un metro e se si tossisce o si starnutisce, farlo nella piega del gomito.

A cosa servono e a chi servono le mascherine?
Servono soprattutto per i pazienti, le persone che hanno sintomi, per evitare che liberino nell’aria il virus, perché si trasmette attraverso le secrezioni respiratorie e veicolino l’infezione. Abbiamo 2 tipi diverse di mascherine: le mascherine chirurgiche che servono per impedire di contaminare un ambiente esterno. La indossiamo se vogliamo proteggere chi ci sta vicino, per esempio Se assistiamo una persona anziana, la mascherina chirurgica può servire per diminuire le probabilità di contagio. Le mascherine con filtro FFP2 e FFP3 devono essere indossate dagli operatori sanitari per proteggere se stessi. Sono dei prodotti per professionisti.

Attenzione ad usare le parole giuste
Il virus si chiama Sars-Cov-2 perchè l’OMS ha deciso di nominarlo così. Noi semplifichiamo e lo chiamiamo Coronavirus, in realtà la famiglia dei Coronavirus è amplissima. La malattia provocata dal virus è COVID-19. Se non si usa il linguaggio appropriato si rischia di fare confusione anche a livello di comunicazione. Confondere la malattia con l’infezione o con l’agente infettante è fonte di  pregiudizio.
 
Cosa devono fare le fasce deboli: anziani, donne in gravidanza, immunodepressi, malati?
In realtà, nel caso delle donne in gravidanza ci sono stati parti di donne risultate postive in cui i bambini non si sono neanche infettati e gravidanze condotte perfettamente. È chiaro che se la donna si ammala e quindi ha una insufficienza respiratoria importante questo può essere un grave problema, quindi per questo è fondamentale che non si ammali. Tutti gli altri vanno protetti da possibili fonti di contagio, sia gli anziani che ovviamente gli immunodepressi che sono pazienti critici.
 
Gli animali domestici possono contagiarsi e contagiare l’uomo?
Non ci sono dati chiari in merito a questo aspetto. Questo è un virus che conosciamo da troppo poco tempo e abbiamo troppi pochi dati scientifici in merito a questo argomento.
 
È consigliabile disinfettare telefoni, tastiere, soldi?
Al di là di questa epidemia è sempre consigliata una pulizia delle tastiere, degli schermi. Con i soldi è più difficile, ma anche il denaro può essere veicolo di microorganismi. Queste norme di pulizia e di igiene si dovrebbero tenere sempre e comunque, non solo in questa situazione.

Le temperature calde potrebbero uccidere il virus?
I virus respiratori hanno una preferenza per la stagione fredda, generalmente la stagione autunnale e invernale, quindi si spera sia così anche per questo virus, ma se ne avrà la certezza solo nei prossimi mesi. 
Questo è un coronavirus, come tutti gli altri coronavirus che già conosciamo condivide molte caratteristiche. Noi non abbiamo conoscenze specifiche su come questa infezione evolverà, perché è un’infezione nuova. Ma conosciamo come si sono comportati gli altri coronavirus, e sulla base di questo possiamo dire che normalmente, hanno difficoltà maggiori nel momento della stagione calda a trasmettersi. Questa azione che viene fatta dalle nostre autorità di spingere l’infezione verso le settimane più calde è una attività che punterebbe a questa possibilità.

Chi ha fatto il vaccino antinfluenzale è meno a rischio?
Purtroppo no, vaccinarsi è importante, ma il virus dell’influenza è completamente diverso da questo virus, percui gli anticorpi che l'organismo sviluppa quando ci vacciniamo per l’influenza non hanno effetto nei confronti di questo virus.

Quando avremo il vaccino?
Arrivare ad un vaccino per questo coronavirus non è un’impresa impossibile. È un’impresa a cui molti si stanno dedicando a questo momento. In pochi mesi, fatto salvo tutto l’aspetto regolamentare, si può raggiungere. Il problema è un altro: parliamo di questo coronavirus, non di tutti i coronavirus percui l’immunità pan-coronavirus un vaccino è difficile che la dia.

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