Mal di testa frequenti e ipotiroidismo: quale collegamento

La cefalea è un disturbo comune che può essere il campanello d’allarme di diverse patologie, fra cui anche una disfunzione della tiroide. Il mal di testa, o cefalea, è uno dei disturbi più frequenti: solo in Italia ne soffrono circa 26 milioni di persone, soprattutto nella fascia d’età fra i 20 e i 50 anni, ma può colpire anche bambini e adolescenti. Quando gli attacchi diventano frequenti e di intensità severa, può peggiorare la qualità della vita, tanto da interrompere le normali attività.

Esistono diverse forme che rientrano nel gruppo delle cefalee e si caratterizzano per sintomi e localizzazione del dolore diversi: fra le più comuni ci sono la cefalea a grappolo, quella tensiva e l’emicrania. Mentre la prima è più frequente negli uomini, le altre interessano principalmente le donne.

Tra i fattori che possono facilitare l’insorgenza della cefalea troviamo:
  • Stress,
  • Alcuni alimenti o bevande (spezie, cioccolato, cibi processati e conservati, caffè),
  • Uso di farmaci, alcool e fumo,
  • Iperglicemia,
  • Infiammazioni che interessano i nervi e i muscoli cranici, extracranici e cervicali,
  • Malocclusione dentale,
  • Postura errata,
  • Altre patologie in atto (allergie, apnee notturne, gastroenterite, otite, influenza).
 Potrebbe, inoltre, esserci una correlazione con una disfunzione della tiroide. Questa ghiandola, posta alla base del collo a forma di farfalla, regola i processi metabolici di tutto l’organismo (come peso, umore e sonno) attraverso la produzione di due ormoni, il T3 e il T4 (rispettivamente tiroxina e triiodotironina). Quando la funzionalità della tiroide viene rallentata (si manifesta ipotiroidismo) anche il metabolismo rallenta e questo favorisce l’insorgenza di alcuni sintomi, come:
  • Sensibilità al freddo,
  • Stitichezza,
  • Eccessiva stanchezza,
  • Tendenza a ingrassare,
  • Mancanza di concentrazione,
  • Alterazioni del ciclo mestruale,
  • Assottigliamento e caduta dei capelli.


Quando il mal di testa influisce sulla tiroide

Uno studio pubblicato su The Journal of Head and Face Pain condotto dal Cincinnati College of Medicine (negli USA) su circa 8500 pazienti e durato 20 anni, ha concluso che le persone che soffrono di mal di testa frequente hanno il 20% in più di probabilità di sviluppare ipotiroidismo, mentre per chi soffre di emicrania il rischio sale del 40%.

Durante questo monitoraggio, ai partecipanti sono stati misurati regolarmente dei parametri, fra cui anche quelli della ghiandola tiroidea, potendo così stabilire la relazione fra testa e tiroide, che non viene quasi mai presa in considerazione nei casi di cefalea.
Secondo lo studio, la cefalea frequente rischia di attivare in maniera eccessiva il sistema immunitario, favorendo una condizione autoimmune. Tale condizione facilita anche lo squilibrio della tiroide, favorendo sia l’insorgenza di tiroidite di Hashimoto (un processo infiammatorio autoimmune), che di ipotiroidismo su base autoimmune.


Che cosa fare

Nel caso in cui si manifesti spesso mal di testa o si sospetti di avere una disfunzione della tiroide, è bene sottoporsi a una visita medica per accertarne le cause. In base alla descrizione dei sintomi e allo stato di salute generale, il medico potrà prescrivere, se necessario, le analisi del sangue per controllare i valori degli ormoni tiroidei e, allo stesso tempo, approfondire le cause della cefalea.
 

 
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