Vitamina Q: importante alleata della funzionalità cardiaca

La vitamina Q, conosciuta anche come ubichinone, è un nutriente essenziale per la salute dell’organismo, presente nelle cellule di diversi organi vitali come cuore, fegato, pancreas e reni. Può essere prodotta direttamente dalle cellule, immagazzinata e utilizzata quando serve, senza bisogno di doverla introdurre quotidianamente con la dieta.

L’ubichinone è liposolubile e va assunto con alimenti in cui sono presenti dei grassi perché ne facilitano l’assorbimento.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina Q varia dai 100 ai 300 mg.

Con la Dott.ssa Sara Piazza, Dietologa a Ravenna Medical Center abbiamo approfondito questa vitamina.

A cosa serve

La vitamina Q svolge numerose funzioni benefiche per l’organismo:
  • favorisce il corretto funzionamento di organi e apparati perché trasforma il cibo in energia 
  • aiuta l’attività cardiaca, il cuore, infatti, per funzionare in maniera efficiente ha bisogno di moltissima energia e questa vitamina è fondamentale per la produzione di energia a livello delle cellule cardiache
  • protegge l’apparato cardiovascolare, perché riduce i livelli di LDL, ossia il “colesterolo cattivo”, svolgendo un’azione preventiva contro infarto, ictus e aterosclerosi
  • riduce la glicemia e aiuta a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nei diabetici
  • abbassa la pressione arteriosa
  • rallenta l’invecchiamento dell’intero organismo e può svolgere un ruolo protettivo nei confronti di alcune patologie degenerative come morbo di Parkinson e Alzheimer perché è un potente antiossidante che ostacola l’azione dei radicali liberi
  • aumenta la resistenza fisica, migliora le prestazioni sportive e riduce i crampi muscolari

Dove è presente

I cibi più ricchi di vitamina Q sono i pesci grassi come tonno, salmone, sardine, sgombri e frutti di mare. E’ presente anche negli alimenti di origine animale, in particolare fegato, pollo, manzo e maiale.  E ancora: legumi, cereali integrali, germe di grano, noci, arachidi, pistacchi, sesamo, spinaci e broccoli. 

Carenza: che cosa provoca

L’organismo è in grado di produrre autonomamente l’ubichinone ma l’efficienza di questa produzione si riduce a causa dell’età (in particolare a partire dai 40 anni), di patologie cardiache e ancora distrofia muscolare, morbo di Parkinson, tumori, diabete e AIDS. 

Inoltre, anche chi segue una dieta sbilanciata ricca di grassi e zuccheri, assume farmaci antidepressivi o statine per il colesterolo, può essere a rischio di carenza. 

Un’eventuale carenza si può manifestare con: 
  • affaticamento e dolori muscolari 
  • patologie cardiache e vascolari
  • problemi di natura respiratoria

Eccesso: che cosa provoca

Dosi elevate di vitamina Q non sembrano provocare particolari effetti collaterali perché l’eccesso viene eliminato dall’organismo, attraverso l’urina.

Protegge l’apparato cardiocircolatorio

La vitamina Q svolge un ruolo importante sull’attività cardiaca e sul sistema circolatorio, infatti, può essere un valido aiuto per gestire l’insufficienza cardiaca, ossia l’incapacità del cuore di contrarsi, rilassarsi o pompare adeguatamente il sangue in tutto il corpo.  

Secondo uno studio pubblicato dall’American College of Cardiology Foundation, se assunta in combinazione con i farmaci convenzionali, migliora significativamente i sintomi caratteristici dell’insufficienza cardiaca: caviglie gonfie, stanchezza cronica, respiro affannato. Sempre nello stesso studio è stato evidenziato che i soggetti con questa patologia presentano bassi livelli, nel sangue, di questa vitamina.

Inoltre, abbassa i valori di “colesterolo cattivo” (LDL), impedisce la formazione di placche aterosclerotiche, contrastando l’insorgenza di patologie come ictus, infarto, angina pectoris, ecc.
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Sara Piazza

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