Vitamina A

La Vitamina A o retinolo è una vitamina liposolubile, veicolata tramite i grassi, che si accumula nel fegato e viene rilasciata a piccole dosi in caso di necessità, per questo, non è necessario assumerla quotidianamente con la dieta.

Essendo liposolubile, quando si cucinano verdure che la contengono, bisogna sempre utilizzare elementi grassi come olio, burro o margarina, per favorirne l’assimilazione e non cuocerla in maniera prolungata per non disperderla. 

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità il fabbisogno giornaliero di Vitamina A è di 0,6-0,7 mg, nel periodo dell’allattamento si può arrivare fino a 0,95.

Con l'aiuto della Dott.ssa Sara Piazza, Dietologa a Ravenna Medical Center abbiamo approfondito questa vitamina.
 

A cosa serve

La vitamina A è importante per:
  • pelle perché è un ottimo rigenerante cellulare, dona elasticità, permeabilità alle mucose e previene l’invecchiamento cutaneo. Inoltre, protegge la cute dai danni provocati per l’esposizione al sole, è efficace nella terapia di acne e psoriasi perché favorisce la cicatrizzazione delle lesioni cutanee e ha un’azione antiossidante contro i radicali liberi.
  •  sistema immunitario, perché stimola le difese immunitarie
  •  ossa e i denti perché aiuta a rinforzarli, proteggerli e interviene nel loro sviluppo
  • capelli, li nutre e ne rallenta la caduta per la sua azione sul metabolismo della cheratina.
  • vista perché svolge una specifica attività sul buon funzionamento della retina, interviene nell’adattamento dell’occhio alla scarsa illuminazione, è utile nella prevenzione delle patologie degenerative oculari e ha un ruolo fondamentale nel processo visivo.
 

Dove è presente

La possiamo trovare, in modo particolare, negli alimenti di origine animale: fegato, uova, latte e suoi derivati (burro e formaggi). 
Nei vegetali e nella frutta è presente sotto forma di carotenoidi (provitamina A), è contenuta in frutta e verdura di colore giallo: carote, peperoni, zucca, nespole, albicocche, pesche, di colore rosso: pomodori, anguria, fragole, ciliegie, di colore verde: cicoria, prezzemolo, spinaci, cavoli, broccoli, lattuga, fichi, di colore blu e viola: melanzane, prugne, mirtilli.
 

Carenza: che cosa provoca

Difficilmente si riscontra una carenza di Vitamina A, sia perché è presente in molti alimenti sia perché, immagazzinandosi nel fegato, raramente si resta senza. Vi sono però particolari condizioni che non permettono scorte o assorbimento di questa vitamina: malnutrizione, soprattutto nei paesi poveri, insufficiente assunzione con la dieta, malassorbimento dei lipidi a livello intestinale, patologie epatiche, alcolismo, eccessivo consumo di caffè, tabacco, antibiotici e parassiti intestinali.

Una carenza di Vitamina A può provocare:
  • Cute spenta, rugosa e secca
  • Malformazioni ossee
  • Malformazioni fetali
  • Ritardo nella crescita e sviluppo dell’organismo
  • Predisposizione alle infezioni
  • Xeroftalmia (cheratinizzazione dei tessuti oculari)
  • Emeralopia (cecità crepuscolare con difficoltà a guidare al buio o a entrare in una stanza buia)
  • Capelli spenti, sfibrati e a rischio di caduta
 

Eccesso: che cosa provoca

Un eccesso di carotenoidi o provitamina A non porta alcuna tossicità ma solo una tonalità gialla della pelle, la provitamina si trasforma in Vitamina A solo quando l’organismo ne ha bisogno.
Mentre un eccesso di Vitamina A (retinolo) può causare danni al fegato e milza e malformazioni al feto.
 

L’importanza della Vitamina A per la salute degli occhi.

L’effetto antiossidante dei carotenoidi luteina e zeaxantina, presenti in frutta e verdura di colore verde, giallo e arancio aiuta a prevenire le patologie degenerative dell’occhio come: maculopatia, ossia una degenerazione della macula (area centrale della retina), con conseguente perdita della visione centrale, abbassamento della vista e visione distorta delle immagini, cataratta, quando il cristallino perde trasparenza la vista tende ad annebbiarsi e i colori ad alterarsi, glaucoma, ossia il danneggiamento del nervo ottico spesso dovuto a un’elevata pressione dell’occhio che comporta perdita della vista.

Particolarmente rilevante è poi l’apporto di retinolo o Vitamina A nei soggetti diabetici.

Dai risultati di un recente studio condotto dall’University of Oklahoma Health Science Center, pubblicati sull’American Journal of Phatology, è emerso che, nei diabetici, aumentare l’apporto di questa vitamina, con la dieta, potrebbe ridurre il rischio di insorgenza della retinopatia diabetica, patologia caratterizzata da alterazioni della rete di capillari che irrorano la retina.

Questo perchè, nei diabetici, il fegato, rilascia nel sangue un quantitativo di Vitamina A più basso del normale causando una carenza di questa vitamina a livello della retina.

Inoltre, la Vitamina A, aiuta l’organismo a rinforzare il sistema immunitario, a stimolare la rigenerazione cellulare e può essere utile nella prevenzione della blefarite, un’infiammazione delle palpebre che causa gonfiore irritazione e prurito all’occhio.

 
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Sara Piazza
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