Sale: quanto dobbiamo consumarne al giorno e alcuni consigli per ridurlo
Il sale è entrato a far parte dell’alimentazione in epoche antichissime, originariamente come conservante e poi per insaporire i cibi. Oltre al conosciutissimo sale marino ne esistono altre varietà: quello rosa dell’Himalaya, il grigio dell’Atlantico e quello rosso delle Hawaii.
Ma come incide il consumo di sale sulla nostra salute? Ne abbiamo parlato con la
Dott.ssa Sara Piazza,
Dietologa a
Ravenna Medical Center.
Quanto consumarne
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di
non superare 5 grammi di sale al giorno, l’equivalente di un cucchiaino da tè. Queste grammature sono il risultato della somma tra il sale utilizzato per cucinare e quello presente nei prodotti trasformati, sia artigianali che industriali.
Il sodio, presente nel sale, a cosa serve?
Uno dei principali componenti del sale è il
sodio, elemento indispensabile per il corretto funzionamento dell’intero organismo che regola il passaggio di liquidi e sostanze nutritive attraverso le cellule e interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi.
L’assunzione di
sale iodato, invece, contribuisce a prevenire le patologie della tiroide, piccola ghiandola alla base del collo.
Cosa succede quando si eccede con il sale
L’
eccessivo consumo giornaliero di sodio è uno dei principali fattori di rischio per l’ipertensione arteriosa perché il sale, trattenendo i liquidi, assorbe anche parte dell’acqua di cui è composto il sangue rendendolo più denso. Di conseguenza il cuore, per poter fare arrivare il sangue ai diversi organi e tessuti, deve lavorare di più, provocando un aumento della pressione sanguigna, principale causa di insorgenza di patologie cardio-cerebrovascolari come infarto e ictus.
Un altro caso in cui è bene tenere il consumo di sale sotto controllo è la gravidanza . Un consumo eccessivo potrebbe infatti causare l’ipertensione gravidica che può
provocare gestosi.
Alcuni suggerimenti per ridurre l’uso del sale
Per ridurre l’apporto giornaliero di sale, è sufficiente seguire alcune semplici indicazioni:
- leggi attentamente le etichette e prediligi cibi il cui contenuto di sale non superi i 0,3 gr. pari a 0,12 gr di sodio in 100 grammi di prodotto
- abitua il palato progressivamente a un sapore meno salato
- nella cottura della pasta, aggiungi il sale quando l’acqua ha appena iniziato a bollire
- per insaporire gli alimenti, privilegia spezie e erbe aromatiche
- scegli sali privi o con un basso contenuto di sodio come quello integrale o il rosa dell’Himalaya
- riduci l’uso di condimenti contenenti sodio come maionese, dadi da brodo, salsa di soia, ketchup, senape
- non portare la saliera a tavola per non aggiungere sale ai cibi già cucinati
- scegli cibi freschi e secchi come ad esempio i legumi, piuttosto che quelli trasformati come salumi, snack salati, patatine in sacchetto, formaggi e cibi in scatola
- privilegia il pane sciapo a quello salato o a grissini e piadina
- prima di consumare i legumi in scatola, lavali
- evita l’aggiunta di sale nelle diete dei bambini, almeno per il primo anno di vita
Ridurre il consumo di sodio
a meno di 2 gr al giorno, ha un effetto benefico sulla salute dell’intero organismo:
- migliora la funzionalità cardiaca, dei reni e dei vasi sanguigni
- abbassa i valori della pressione
- aumenta la resistenza delle ossa
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