Caregiver: 3 consigli per riuscire bene in questo ruolo

Prendersi cura di una persona affetta da disabilità o da patologie è una sfida difficile. Non c’è solo il supporto pratico da offrire al proprio caro, ma anche quello psicologico e morale. Di fronte a questa sfida non si è quasi mai preparati. Da un lato, c’è il dolore per il problema della persona da assistere; dall’altro c’è il peso della responsabilità e delle tante rinunce che essa comporta. Ecco tre consigli utili ai caregiver per affrontare al meglio questa sfida.  
 

1.Prendersi cura per prima cosa di se stessi 


Il caregiver è sottoposto a un grande stress e rischia il burnout. Questo però si ripercuote inevitabilmente sulla salute e sull’umore della persona da assistere. Quando ci si assume la responsabilità di curarsi della salute di un familiare o un amico, bisogna ricordare di avere per prima cosa cura di se stessi. Chiedere il supporto di uno psicologo per sostenere il peso della situazione, o ritagliarsi degli spazi di socialità e attività fisica quando possibile è fondamentale per portare avanti questa missione delicata.
 

2.Mantenere un atteggiamento realistico, ma positivo


Davanti alla patologia o alla disabilità non si può ignorare il problema e le sue conseguenze sul piano fisico e psicologico per la persona che ne soffre. L’atteggiamento del caregiver deve essere un atteggiamento realistico, ma positivo. Il ruolo delicato di affrontare il problema assieme al proprio caro, richiede di non abbattersi e non creare illusioni. Un suggerimento? Ricordare che quella che si ha davanti è sempre la stessa persona, a prescindere dalla patologia e, quindi, trattarla normalmente. 
 

3.Cercare di ascoltare e comprendere le ragioni della persona che si assiste


Quando si scopre di avere una patologia o si fronteggia una disabilità, I momenti di scoraggiamento e rabbia possono essere molti. È necessario ascoltare chi soffre della patologia, cercando di comprenderne le ragioni, accettarne i rifiuti e le reazioni negative come parte integrante della situazione. Al caregiver può capitare di sentire senso di colpa o di impotenza, di fronte ai momenti bui del proprio caro assistito: è una sensazione naturale, ma bisogna tenere a mente che la patologia è qualcosa che non si può evitare, ma si può affrontare.
 
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