Come si presenta l’incontinenza urinaria maschile
L’incontinenza urinaria è la condizione che implica un rilascio involontario di urine, condizione (e non patologia in sé) che può avere diverse cause all’origine e impattare negativamente sulla qualità della vita. Anche se le donne e i soggetti anziani sono i più colpiti, essa può interessare pazienti di ogni tipologia, a prescindere da sesso o età. Le perdite urinarie nell’uomo possono ad esempio presentarsi per tutta una serie di fattori.
L’apparato urinario e l’incontinenza urinaria maschile
Se la
vescica contiene l’urina prima della sua espulsione, il canale di uscita è
l’uretra, che nell’uomo ha una lunghezza di circa 18-20 centimetri. Lo svuotamento della vescica maschile è legato alla funzionalità dello
sfintere uretrale, posto fra vescica e uretra nel loro punto di passaggio: se la situazione è normale, esso è regolarmente contratto e si rilascia prima di urinare.
L’incontinenza urinaria nell’uomo provoca sintomi tipici, ovvero la mancanza di controllo dello stimolo alla minzione: la perdita di urina può quindi essere leggera o al contrario abbondante, a seconda della tipologia di disturbo e della sua causa. Le forme più frequenti sono l’incontinenza urinaria
da stress o da sforzo (che si presenta anche dopo uno scoppio di risate, uno starnuto o il sollevamento di un carico) e quella
da urgenza (che comporta uno stimolo forte e improvviso, tanto da rendere difficile raggiungere il bagno in tempo). Entrambe possono comunque manifestarsi nello stesso soggetto, dando luogo a incontinenza mista. Perdite di urina nell’uomo possono però essere anche identificate come
incontinenza da rigurgito, legata a un’ostruzione del collo vescicale.
Incontinenza maschile: le cause
L’incontinenza urinaria maschile può avere cause molto diverse, non tutte di natura patologica. C’è da sottolineare un fatto: sebbene siano più diffusi fra i soggetti in età avanzata,
i problemi di incontinenza maschile non devono essere considerati una mera conseguenza dell’invecchiamento e quindi tollerati come tali, ma vanno debitamente indagati. I fattori che possono far insorgere incontinenza sono:
- Ipertrofia prostatica benigna
- Obesità
- Infezioni del tratto urinario
- Diabete
- Assunzione di determinati farmaci
- Stipsi
- Calcoli
- Consumo eccessivo di caffeina, alcolici e fumo
- Attività fisica scarsa o troppo intensa
- Interventi chirurgici, come la prostatectomia
- Nelle situazioni più serie, patologie neurologiche o tumori della vescica
I rimedi per l’incontinenza urinaria maschile
Possono essere messe in pratica le seguenti soluzioni per incontinenza urinaria maschile:
- Idratarsi correttamente e in determinati momenti della giornata (ad esempio per evitare l’incontinenza notturna maschile).
- Allenare la vescica a riacquistare la propria autonomia, tramite uno svuotamento periodico della vescica concordato con il medico.
- Praticare un particolare tipo di ginnastica per incontinenza urinaria maschile (e non solo): gli esercizi di Kegel, con i quali è possibile rinforzare il pavimento pelvico, altro elemento fondamentale della struttura anatomica coinvolta. In alcuni casi, data la difficoltà a individuare i muscoli da esercitare, gli esercizi possono essere associati a elettrostimolazione o biofeedback.
- Neuromodulazione, ovvero l’elettrostimolazione dei nervi sacrali.
- Filler di collagene intorno all’uretra.
- Infiltrazioni di botulino nella parete della vescica.
- Intervento chirurgico mininvasivo: tramite laparoscopia, si inserisce una rete protesica per supportare pavimento pelvico e organi interni.
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