Neurochirurgia d’eccellenza al Maria Cecilia Hospital di Cotignola

Ottocento interventi annui. Ne parla il dottor Mario Vitale.

Con ottocento interventi effettuati nel corso del 2011, pari ad un incremento del 7 per cento rispetto all’anno precedente, l’Unità Operativa di Neurochirurgia del Maria Cecilia Hospital di Cotignola si conferma un punto d’eccellenza della struttura ospedaliera appartenente al Gvm Care & Research. A dirigere il dipartimento è il dottor Mario Vitale, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1985 all’Università di Verona, specializzato in Neurochirurgia nella stessa Facoltà nel 1990. Il dottor Vitale ha istituito la Neurochirurgia all’Ospedale di Bolzano nel 1994, eseguendo il primo intervento neurochirurgico nel capoluogo Altoatesino, prima di diventare il direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia al Maria Cecilia Hospital nel 2003. Nei suoi oltre 25 anni di carriera si è occupato costantemente dei gravi traumatizzati cranici e dei malati in stato vegetativo permanente, pubblicando numerosi lavori scientifici sull’argomento.

Dottor Vitale, quale tipo di pazienti trattate a Cotignola?

«La Neurochirurgia del Maria Cecilia Hospital è attiva dal giugno 2003 e da allora sono stati eseguiti dai mio staff circa 6.000 interventi neurochirurgici, il cui preminente orientamento riguarda la chirurgia della colonna vertebrale, che negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo crescente e sempre più sono le richieste di interventi di questo genere. Oltre alla frequente ernia del disco, che affligge circa 80.000 persone all’anno in Italia, vengono oggi eseguiti sempre più interventi di stabilizzazione e correzione delle deformità del rachide da artrosi, così come interventi per la demolizione di tumori spinali».

Un’altra attività importante riguarda il trattamento microchirurgico delle patologie cerebrali.

«La nostra Neurochirurgia da sempre si occupa di chirurgia cerebrale per la correzione di idrocefalo e per l’asportazione di tumori cerebrali, utilizzando tecniche micro-chirurgiche e il moderno sistema di “neuronavigazione cerebrale” per migliorare l’accuratezza e l’invasività di questi interventi. In particolare, ci siamo sempre dedicati alla risoluzione dei conflitti vascolo nervosi che generano la temibile nevralgia del trigemino; quindi abbiamo una discreta attenzione anche per la terapia chirurgica del dolore».

Può tracciare un bilancio dell’attività svolta nel 2011?

«Nell’anno appena terminato la nostra Neurochirurgia ha eseguito circa 800 interventi, con una netta preponderanza di interventi diretti alla risoluzione delle patologie del rachide. Sono stati operati pazienti provenienti da ogni angolo della nazione, a partire dall’Alto Adige fino all’isola di Lampedusa e da Cagliari. Le patologie del rachide che si avvalgono di correzione chirurgica affliggono in particolare la popolazione dalla quinta decade di vita in poi».

L’equipe di Neuochirurgia del Maria Cecilia Hospital comprende quattro medici “residenti”: i dottori Mario Vitale, Ignazio Borghesi, Andrea Messina e Giorgio Signori. A questi si aggiungono colleghi di provata esperienza, fra cui i dottori Giovanni Acerbi, Marco Ruini, Stefano Coscia e Paolo Buffatti.

www.gvmnet.it

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