Alimentazione e qualità della vita: Cosa si deve mangiare per tutelare al meglio la salute?
L’alimentazione è oggi strettamente collegata alla qualità della vita e sempre più spesso è oggetto di studi e dibattiti controversi. I
dubbi dei cittadini a questo punto sono legittimi: cosa dunque si può mangiare senza mettere in pericolo la salute?
Due nutrizioniste di GVM Care & Research ci hanno chiarito le idee. A partire dalla tanto dibattuta questione “carni rosse”, che, stando all’ultimo rapporto dell’Oms, sono ricche di elementi chimici dannosi.
La
dott.ssa Paola Cais, biologa e nutrizionista di Clinica Santa Caterina da Siena di Torino, pone l’accento su una confusione di comunicazione che in questo momento sta disorientando le persone. “La carne non è cancerogena – dichiara la dott.ssa Paola Cais – sono le sostanze additive, come
nitriti e nitrati, a far aumentare il rischio di tumore. Se noi mangiamo in particolare carne italiana che allevata nel nostro paese è controllata e tracciata dai nostri enti, ci mettiamo al riparo da pericoli”. Vanno tuttavia prese delle contromisure. “Non si deve mangiare carne tutti i giorni – consiglia l’esperta – è importante abbinarla a molte verdure che contengono
antiossidanti, e soprattutto variare la dieta”.
La
moderazione, secondo la nutrizionista, è l’
elemento guida per una corretta alimentazione. Il discorso non vale solo per le carni rosse, ma anche per il pesce o le carni bianche, finiti anche questi sotto accusa per motivi diversi. “Serve moderazione per tutti i cib,i in modo da seguire
la dieta mediterranea dichiarata non a caso Patrimonio dell’Unesco – prosegue la dott.ssa Cais – ed è importante imparare a scegliere cosa mangiare, privilegiando la qualità alla quantità, imparando a leggere bene le etichette dei prodotti”.
La dieta mediterranea è la strada più adatta e percorribile a tavola per proteggersi meglio da rischi di patologie gravi. Eppure i dati non sono incoraggianti. I
consumi di molti prodotti preziosi alla dieta mediterranea si sono ridotti, soprattutto in Italia. A confermarlo la
dott.ssa Brigida Stagno, gastroenterologa e nutrizionista dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma e giornalista scientifica.
“Negli ultimi anni c’è stato un calo dei consumi di tutti quei prodotti tipici della dieta mediterranea – dichiara la dott.ssa Stagno – che è ricca di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, olio extravergine di oliva, pesce, uova, latte, yogurt, quantità moderate di carne, formaggi magri, ma povera nello stesso tempo di zuccheri semplici e grassi saturi di origine animale e vegetale (
Olio di Palma), tanto dannosi per la nostra salute”.
Molti studi scientifici l’hanno definita un
modello alimentare vincente: “E’ infatti in grado di
ridurre il rischio di patologie cardiovascolari (tra le cause principali di morte) e
diabete, in aumento nei paesi industrializzati, di
tumori, in particolare quello della mammella, dello stomaco e del colon – spiega la nutrizionista – e ancora di
osteoporosi (perché capace di fornire il giusto introito di calcio) e probabilmente anche di alcune
patologie neurodegenerative tipiche all’invecchiamento, come la demenza senile e l’Alzheimer”.
“Serve perciò una migliore
educazione nutrizionale, per le famiglie e
soprattutto tra i bambini, che per primi pagano il prezzo, troppo alto, di aver abbandonato il modello mediterraneo (oltre ad essere diventati sempre più pigri) – conclude la dott.ssa Stagno - ma anche una maggiore consapevolezza di chi fa la spesa e che spesso, per comodità, sceglie
piatti già pronti poco sani”.
> Ti interessano le news sull'alimentazione? Leggi anche l'articolo sull'
Olio di Palma
RESTA INFORMATO.
Una corretta e costante informazione è alla base di ogni cura.
Ricevi i nostri aggiornamenti via email!