Bambini e montagna: cosa fare in caso di rischio di ipotermia e congelamento
In inverno e soprattutto durante le festività, molti bambini sono alle prese con gli sport invernali e le escursioni a basse temperature. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) fornisce indicazioni pratiche per aiutare i genitori a preparare i bambini ad affrontare le intense attività fisiche
come snowboard, slittino, sci o escursione con le ciaspole, focalizzandosi su diversi aspetti fondamentali:
alimentazione equilibrata, riposo adeguato e idratazione.
Vediamo anche alcuni utili suggerimenti per gestire
condizioni di emergenza come ipotermia e congelamento.
L’importanza di una dieta bilanciata
Le basse temperature e l’altitudine aumentano il fabbisogno energetico, sia per mantenere costante l’equilibrio termico del corpo con l’ambiente esterno, sia per sostenere l’attività fisica. Per questo
, i pediatri, consigliano di seguire una dieta varia ed equilibrata che comprenda:
- carboidrati complessi, pasta integrale, riso e pane, che forniscono gradualmente energia evitando cali di zuccheri;
- proteine magre, carni bianche, pesce e legumi, per aiutare a sostenere i muscoli sottoposti a sforzi intensi;
- grassi buoni, olio d'oliva, avocado e frutta secca quali importanti fonti di energia.
Un pasto completo e bilanciato può includere, riso integrale con verdure, filetto di pollo cotto alla griglia e un’insalata condita con olio d’oliva e noci.
Colazione e spuntini per l’equilibrio energetico giornaliero
E’ consigliabile iniziare la giornata con una
colazione abbondante ed equilibrata che fornisce una combinazione di nutrienti, carboidrati, proteine e grassi sani, essenziali per svolgere un intenso esercizio fisico ad esempio con:
- latte o yogurt intero, fonte di calcio e proteine;
- pane integrale con miele o marmellata, per un rilascio graduale di energia;
- frutta fresca, per vitamine e sali minerali;
- uovo sodo o una piccola porzione di frutta secca (mandorle, noci), ricca di grassi sani.
Durante la giornata, uno snack a base di cereali integrali, un panino con prosciutto cotto o formaggio oppure frutta secca o disidratata può aiutare a mantenere la concentrazione e ridurre il rischio di infortuni.
Idratazione e riposo
L’idratazione è essenziale per reintegrare liquidi, sali minerali e riscaldare il corpo, anche se la sensazione della sete si avverte meno con le basse temperature. E’ preferibile bere acqua, tisane calde con miele, brodo, latte caldo con cacao, in alternativa succhi di frutta naturali o spremute.
Il riposo è fondamentale non solo per il recupero fisico ma anche per il benessere mentale e la concentrazione. Dopo giornate di attività fisica intensa è essenziale che i bambini recuperino. I pediatri consigliano
almeno 9-10 ore di sonno per notte.
Abbigliamento, dispositivi di sicurezza e comportamenti responsabili per prevenire gli infortuni
Per evitare il rischio di infortuni di tipo traumatico e per ridurne la gravità occorre dotarsi anche della corretta attrezzatura. Gli sci vanno scelti in base alla corporatura, al peso e alle abilità del bambino.
E’ necessario indossare sempre il casco; si consiglia, inoltre,
un abbigliamento adeguato per le basse temperature. Altri dispositivi di sicurezza utili sono quelli per la schiena, i parapolsi, i paragomiti e il paracoccige. E’ determinante, anche,
insegnare ai più piccoli le regole di sicurezza da seguire sulle piste, come mantenere una velocità adeguata, rispettare gli altri sciatori e adottare comportamenti prudenti per prevenire infortuni.
Cosa fare in caso di rischio di ipotermia o congelamento
L’esposizione prolungata al freddo può causare, nei bambini, ipotermia e congelamento poiché sono più sensibili alle basse temperature.
Quando si manifesta il rischio, è fondamentale richiedere sempre, tempestivamente l’intervento degli operatori del primo soccorso.
Ipotermia, quando si manifesta
L’ipotermia è una condizione caratterizzata da temperatura corporea inferiore ai 35°C e si manifesta con brividi, pallore, tremori e intorpidimento delle estremità, che possono diventare bluastre. L’ipotermia grave (sotto i 30°C) causa dolori muscolari, difficoltà motorie, confusione, sonnolenza, rallentamento del respiro e battito cardiaco. In situazioni di emergenza, è essenziale mettere in sicurezza il bambino seguendo alcune precauzioni in attesa dei soccorritori:
- portare il piccolo in un luogo caldo e togliere gli indumenti, se bagnati;
- coprire adeguatamente il bambino con abiti caldi e asciutti o coperte;
- se in grado di bere può essere utile somministrare bevande calde.
Congelamento: quali danni può provocare
Il congelamento si manifesta quando il bambino è esposto a temperature
inferiore ai 3-4°C, che causano danni ai tessuti periferici, come quelli di mani, piedi, naso e orecchie. Inizialmente si manifesta con perdita della sensibilità, cute fredda che tende ad una colorazione cianotica.
In questi casi, è fondamentale:
- avvolgere il bambino in coperte per tenerlo al caldo, evitando il contatto delle aree congelate con il tessuto;
- scoprire l’area lesionata, togliendo scarpe e calze o guanti, riscaldarla gradualmente immergendola in acqua tiepida, mai calda;
- somministrate bevande calde.
Attenzione a cosa non fare
E' bene non riscaldare troppo rapidamente la parte del corpo soggetta a eccessivo raffreddamento, quindi si consiglia di non applicare direttamente una fonte di calore e di non strofinare l’area congelata.
Per approfondire leggi anche
Congelamento e ipotermia: quali sono i sintomi e come intervenire
Data ultimo aggiornamento: 23 dicembre 2024
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