I legumi: un alimento semplice ma ricco di benefici
I legumi sono un
elemento nutritivo antichissimo: venivano consumati già prima del neolotico e poi, con la scoperta dell’agricoltura, si stima che le prime coltivazioni risalgano addirittura al 7000-3000 a.C, nel Medio Oriente, estendendosi poi all’America e a tutto il bacino del Mediterraneo.
Facilissimi da coltivare e
chiamati anche “carne dei poveri” nell’Europa del XVI secolo, quando le spedizioni spagnole importarono i fagioli dall’Africa, sono ricchi di sostanze nutritive, antiossidanti e naturalmente privi di colesterolo, oltre a contenere pochissimi grassi, prevalentemente insaturi.
Tipologie esistenti
I legumi che siamo abituati a vedere in commercio altro non sono che i semi delle piante leguminose, avvolti in un baccello. Appartengono alla famiglia delle Fabales e ne esistono di diversi tipi.
I più conosciuti e diffusi sono: fagioli, con tutte le varianti, fave, piselli, lenticchie, ceci, soia, lupini, carrube e arachidi.
Ogni tipologia ha una stagione di riferimento per la raccolta: fave e piselli, ad esempio, verso la fine della primavera, mentre fagioli (con alcune differenze in base alla varietà specifica), lenticchie e ceci sono da raccogliere durante l’estate.
In commercio possiamo trovare i legumi
secchi, come tali o decorticati, i legumi
surgelati oppure i legumi
in scatola o barattolo di vetro, per i quali è necessario prestare particolare attenzione ad eliminare il liquido di conserva e a passare sotto abbondante acqua corrente.
Insieme alla
Dott.ssa Cecilia Bonsignore, nutrizionista a
Clinica Privata Villalba di Bologna, abbiamo approfondito le proprietà di questi alimenti.
Proprietà nutrizionali
I legumi
contengono carboidrati complessi, proteine e fibra, questa associazione nutrizionale permette una buona gestione dell’energia fornita dai carboidrati, che viene rilasciata più lentamente nel sangue, e un corretto apporto proteico che va a supportare le normali funzioni corporee e contribuisce al turnover giornaliero. Rispetto ad altre fonti di carboidrati, come pane o patate, i legumi vantano un
indice glicemico moderato e sono consigliati anche a chi soffre di
diabete.
Le proteine contenute nei legumi, di tipo vegetale, si combinano perfettamente a quelle presenti nei cereali, completando il profilo aminoacidico e permettendone un utilizzo efficace ai fini della sintesi proteica.
E’ per questo che piatti unici della nostra tradizione italiana come pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e piselli, sono piatti completi anche dal punto di vista proteico e
rappresentano infatti un’ottima alternativa alla carne per chi segue un’alimentazione prevalentemente vegetale.
Oltre ai macro nutrienti, ricordiamo che nei legumi sono contenuti anche
minerali e vitamine quali ferro, potassio, fosforo, acido folico, biotina, vitamina B1 e PP.
Benefici
Assumere
dalle 2 alle 4 porzioni settimanali può portare il nostro organismo a godere di diversi benefici. Ecco i principali:
- hanno un effetto riduttivo sul colesterolo: grazie alla presenza di saponine e lecitina, sono indicati per chi soffre di colesterolo alto
- prevengono l’ipertensione: grazie all’apporto di potassio
- aiutano a prevenire il diabete: in generale, controllano i livelli di glicemia grazie al contenuto di fibre, rallentando la velocità di assorbimento degli zuccheri
- combattono la stitichezza grazie all’apporto di fibra
- contribuiscono a migliorare l’anemia grazie all’apporto di ferro
- favoriscono il senso di sazietà grazie alla fibra e all’associazione di carbodirati complessi e proteine
- contribuiscono al turnover proteico: grazie all’apporto di proteine, per questo vengono indicati anche nelle diete di sportivi.
Consigli per migliorarne la digestione
Il consumo di legumi può portare, soprattutto a chi non è abituato a questo alimento, a
meteorismo e gonfiore addominale. E’ per questo che si consiglia di introdurre i legumi a piccole dosi all’interno di un’alimentazione varia e bilanciata, e di
evitare l’abbinamento all’interno dello stesso pasto con alimenti contenenti elevate fonti di fibra (es. verdura) e latticini freschi. I legumi contengono sostanze prebiotiche, nutrienti per il microbiota intestinale, che nel tempo possono naturalmente selezionare la crescita di ceppi batterici in grado di digerire e non fermentare i legumi.
Soprattutto se in presenza di gonfiore addominale, è
meglio utilizzare i legumi secchi da tenere in ammollo per molto tempo, cambiando spesso l’acqua,
cottura con qualche foglia di alloro e finocchietto e senza sale o bicarbonato, che ne possono indurirela buccia.
Un altro suggerimento utile per ridurre il meteorismo è quello di
utilizzare il passaverdure per eliminare la buccia, che contiene le sostanze più irritanti, oppure di
utilizzare i legumi decorticati come ad esempio le lenticchie rosse o verdi, molto facili da trovare in commercio.
Si sconsiglia il consumo di legumi solo in rari casi patologici in cui è presente infiammazione intestinale acuta oppure sindrome da intestino irritabile, specialmente in una fase dietetica che limita al massimo le fibre alimentari.
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