L’autopalpazione dei testicoli: a cosa serve e come si fa

Per giungere il più precocemente possibile a un’eventuale diagnosi di tumore al testicolo, l’autopalpazione regolare è certamente il primo passo: sempre preziosa è infatti la conoscenza del proprio corpo, poiché eventuali irregolarità possono essere facilmente identificate e in seguito riportate a specialisti competenti.

 

Perché e quando fare l’autopalpazione del testicolo

Tale pratica consente, in pochissimi gesti, di notare eventuali cambiamenti di consistenza, dimensioni e forma di testicoli e scroto. Soprattutto permette di rilevare la presenza di noduli, che possono essere un sintomo di tumore (anche se non necessariamente). Almeno una volta al mese, ogni uomo dalla pubertà in poi dovrebbe ricordarsi di esaminare i propri testicoli, specialmente subito dopo aver fatto doccia o bagno caldo: ciò favorisce la rilassatezza della sacca scrotale e dunque la percezione di possibili anomalie.

 

Come si fa l’autopalpazione dei testicoli e a cosa si deve prestare attenzione

Per eseguire il proprio controllo ai testicoli, si consiglia di posizionarsi davanti a uno specchio, in modo da avere ben visibile la zona da esaminare. La manovra è a sua volta molto semplice: con indice e pollice della mano, si deve toccare prima un testicolo e poi l’altro facendolo ruotare fra le dita. Deve trattarsi di piccoli movimenti circolari, che permettono di valutarne la superficie e la consistenza. La superficie deve risultare liscia, priva di irregolarità o punti ruvidi. La consistenza deve invece essere teso-elastica: per avere alcuni facili punti di riferimento, basti sapere che deve somigliare a quella di coscia o punta del naso.

Qualunque alterazione nella forma del testicolo deve costituire un punto d’attenzione:

  • rigonfiamenti,
  • aree indurite,
  • diminuzione del volume.
Sono tutti segnali da registrare e riportare al proprio medico.

Anche la sensazione di pesantezza è un campanello d’allarme da non sottovalutare. Per evitare invece un timore ingiustificato, è necessario ricordare che subito dietro il testicolo è presente l’epididimo, il condotto in cui maturano gli spermatozoi: la sua consistenza, che al tatto è facilmente individuabile, non deve dare motivo di inquietudine. In presenza di irregolarità, è importante rivolgersi quanto prima a un urologo specialista, che può considerare opportuna un’ecografia testicolare. Essa permette di distinguere fra lesioni maligne e benigne: il nodulo testicolare può infatti essere una semplice cisti.
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Revisione medica a cura di: Dott. Michele Malizia
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