Breast Unit: il percorso di prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno

Il carcinoma della mammella è il tumore più frequente tra le donne italiane. Nel 2020 sono state 55.000 le nuove diagnosi di cancro al seno, come riportato da “I numeri del cancro in Italia 2021” di AIOM e di AIRTUM. Tuttavia i dati del report evidenziano anche l’importanza della prevenzione. Grazie agli screening e all’aumentata consapevolezza delle donne, la maggior parte dei tumori maligni mammari è diagnosticata precocemente, consentendo una sopravvivenza dell’88%, e del 91% negli ulteriori 4 anni dopo il primo anno dalla diagnosi.

Proprio per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del tumore al seno nascono i Breast Center e le Breast Unit (dall’inglese “breast”, mammella), centri senologici specializzati e caratterizzati da un approccio multidisciplinare e dall’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.

Breast Center e Breast Unit: cosa sono

Breast Center e Breast Unit sono centri di senologia altamente specializzati, che predispongono percorsi di prevenzione, di diagnosi e di trattamento del carcinoma mammario nel corso dei quali le pazienti vengono seguite da équipe multidisciplinari.

Fanno parte del team:
  • oncologo;
  • senologo;
  • chirurgo senologo;
  • chirurgo plastico;
  • radioterapista;
  • anatomo patologo;
  • medico nucleare;
  • nutrizionista;
  • fisioterapista;
  • psiconcologo.
Questi specialisti accompagnano - in un iter che diventa personalizzato - le pazienti, che vengono sostenute anche negli aspetti psicologici, relazionali e comunicativi connessi sia alla prevenzione che alla patologia diagnosticata.

GVM Care & Research ha potenziato la rete dedicata alla prevenzione del tumore al seno in tutta Italia con:

Prevenzione e diagnosi: tecnologie di ultima generazione

Il tipo di percorso di prevenzione in Breast Center e Breast Unit è legato all’età della paziente e alla presenza di fattori di rischio, come l’ereditarietà.

Generalmente a partire dai 20 anni è consigliabile eseguire l’autopalpazione e una prima visita senologica, a cui dai 30 anni si aggiunge una ecografia al seno annuale. Dai 40 anni è bene eseguire durante lo screening anche una mammografia annuale.

In particolare, per individuare e valutare eventuali lesioni, le équipe si avvalgono di tecnologie all’avanguardia e strumentazione di ultima generazione: mammografia con tomosintesi (mammografia 3D), ecografia mammaria e ascellare, mammografia con mezzo di contrasto, risonanza magnetica, duttografia (esame del dotto lattifero del capezzolo), esame citologico, biopsia mininvasiva.

Per accelerare il percorso diagnostico nelle pazienti con sospetto di un tumore al seno, poi, il Breast Center di Tiberia Hospital di Roma ha ideato “One Stop”, un sistema organizzativo che consente di arrivare a una diagnosi nell’arco di una giornata. Si eseguono, infatti, contestualmente la visita chirurgica, la mammografia 3D ed ecografia, ma anche esami bioptici: buona parte dei risultati dei test viene consegnata nelle 24 ore.

I trattamenti

In caso al termine del percorso diagnostico venisse identificata una lesione che necessiti di un trattamento, la paziente viene indirizzata e seguita dall’équipe con percorsi di chirurgia senologica e chirurgia ricostruttiva (in caso di mastectomia) e/o di terapia medica, tra cui terapia ormonale, chemioterapia, farmacoterapia personalizzata e radioterapia.

Non vengono trascurati fattori che, oltre alla terapia vera e propria, possono influenzare l’esito e la qualità della vita della paziente, come quello psicologico, quello nutrizionale e la riabilitazione. Presso la Breast Unit di Ospedale Santa Maria, a Bari, è attivo il progetto “La forza e il sorriso”, che si impegna ogni giorno per far ritrovare alle donne che affrontano il cancro la forza dentro di sé e il sorriso davanti allo specchio. Per farlo, una squadra di psicologi e beauty coach organizza laboratori di bellezza per donne in trattamento oncologico.

Follow-up

Terminati i trattamenti, Breast Center e Breast Unit restano punti di riferimento fondamentali per la programmazione di controlli per gli anni successivi, e per continuare a sostenere le pazienti in un percorso che non termina mai con le cure.

L’ascolto e l’accoglienza sono, infatti, tratti distintivi di questi centri senologici specializzati, peculiarità riconosciute che sono in grado di fare la differenza durante questo percorso. Come dimostra il “Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico”, istituito dall’Associazione Europa Donna per preservare e tramandare l’eredità umana del professor Umberto Veronesi, andato nel 2021 per la seconda volta al Dott. Antonio Nardella. Responsabile del reparto di Radioterapia di Città di Lecce Hospital, membro dell’équipe di Breast Unit di Lecce e Ospedale Santa Maria di Bari e del team della Gamma Knife di Anthea Hospital, Bari, il Dott. Nardella ha ottenuto il riconoscimento che viene assegnato ogni anno, su giudizio di pazienti che hanno affrontato un percorso di cura del tumore al seno, a medici specialisti che operano a livello multidisciplinare in Italia e svolgono anche un’attività di ascolto e di accoglienza.
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