Prevenire il diabete: con l’attività fisica rischio ridotto del 30%

In Italia sono oltre 3,5 milioni le persone cui è stato diagnosticato il diabete, circa il 5,9% della popolazione, con un trend in aumento negli ultimi anni (dati ISTAT 2020). Ci sono, però, buone notizie sul fronte della prevenzione: un recente studio ha dimostrato che basta dedicarsi almeno due volte a settimana all’attività fisica per veder ridurre il pericolo di sviluppare il diabete del 30%.

Non solo, secondo la ricerca, il movimento aiuterebbe a prevenire la patologia in individui con prediabete e a migliorare il quadro clinico nei pazienti che hanno ricevuto la diagnosi. Una conferma importante, in quanto il diabete, se non trattato adeguatamente, può portare a una serie di complicanze anche gravi. Il diabete, o iperglicemia, patologia metabolica caratterizzata da una presenza eccessiva di glucosio (zucchero) nel sangue - causata dall’incapacità dell’organismo di assimilare correttamente gli zuccheri - può condurre allo sviluppo di malattie cardiovascolari, piede diabetico (modificazioni di vasi e nervi degli arti inferiori che possono provocare ulcere e problemi), retinopatia diabetica, cataratta, neuropatia e nefropatia diabetica.

La ricerca Metsim (METabolic Syndrome in Men)

La conferma arriva dallo studio finlandese Metsim (METabolic Syndrome in Men). I ricercatori che lo hanno condotto hanno registrato l’attività fisica, un’eventuale comparsa di diabete e i livelli di metabolismo di oltre 7.000 uomini nell’arco di 8 anni. Dal monitoraggio è emerso un evidente cambiamento di metabolismo, che ha modificato in positivo quasi 200 molecole associate a condizioni di salute migliori e minori probabilità di sviluppare il diabete negli individui. Il movimento influisce sui livelli di lipidi, aminoacidi, ormoni, tra cui l’insulina, che regola il metabolismo degli zuccheri. Facendo attività fisica si ottiene una produzione migliore di insulina e, di conseguenza, una glicemia più bassa, che a sua volta limita il pericolo di sviluppare il diabete. Nel dettaglio, il rischio diminuisce del 30% nei soggetti che si muovono 2 volte a settimana per almeno mezz’ora; del 39% in chi fa esercizio 3 o più volte a settimana.

L’attività fisica svolge un’azione di prevenzione anche nei soggetti con prediabete (con una glicemia a digiuno più alta dei valori normali) e in chi lo ha già sviluppato. Fare regolarmente movimento può aiutare a ridurre l’utilizzo di farmaci, a patto che un programma di allenamento più intenso sia studiato con un medico specialista.

La prevenzione

Prevenire il diabete mellito di tipo 2, ritardarne l’insorgenza o ridurre le complicanze è possibile, mantenendo stabili il più possibile nel tempo i valori della glicemia. Le linee guida riportate dal Ministero della Salute consigliano ovviamente di svolgere regolare attività fisica e di:
  • mantenere il proprio peso forma grazie ad una alimentazione sana ed equilibrata;
  • concordare con il medico una dieta adeguata in caso di sovrappeso;
  • limitare il consumo di bevande alcoliche;
  • non fumare;
  • in caso di diabete assumere sempre la terapia concordata;
  • effettuare controlli e autocontrolli come prescritto.
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Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Caretto
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