Mal di schiena: discopatia, ernia del disco e altre condizioni
Il termine
discopatia viene utilizzato principalmente per indicare una generica alterazione del disco intervertebrale, quella specie di cuscinetto interposto tra una vertebra e l'altra che ha lo scopo di facilitare i movimenti ed ammortizzare gli urti.
Molte cause possono esserne all’origine, la più comune è l’invecchiamento, con la conseguente disidratazione e l’assottigliamento del nucleo discale. Molte e più o meno gravi possono anche essere le conseguenze della discopatia, di cui la forma più frequente è la protrusione discale.
Vediamo di seguito alcune delle patologie che più di frequente colpiscono la schiena.
Dalla discopatia all’ernia
La
protrusione discale implica la deformazione dello strato più esterno del disco e la sua fuoriuscita dalla posizione naturale. Si tratta di una
condizione benigna che però non va sottovalutata, in quanto può costituire il primo segnale d’allarme prima dello sviluppo di un’
ernia del disco.
Discopatia ed ernia del disco non sono dunque esattamente la stessa cosa: la prima è la condizione necessaria per lo sviluppo della seconda. Se si tratti di discopatia o ernia sta alla visita medica stabilirlo e soprattutto ai risultati di esami diagnostici come la
Risonanza Magnetica.
L’
ernia si forma quando l’anello che avvolge il disco si rompe e il nucleo polposo fuoriesce, andando a comprimere le strutture nervose. Ecco perché, a seconda dell’area coinvolta, possono presentarsi mal di testa, difficoltà nei movimenti, intorpidimento degli arti, lombalgia e sciatalgia.
Lombalgia, discopatia e sciatica
Il
mal di schiena non è sempre dovuto alla degenerazione di un disco intervertebrale. Il sospetto che
lombalgia e discopatia possano essere l’una l’effetto dell’altra emerge quando ad esempio il dolore si espande fino a interessare gli arti inferiori. Anche
discopatia e sciatica hanno una relazione che vale la pena approfondire. “Sciatica” è il nome con cui è comunemente nota la
sciatalgia, l’infiammazione del nervo sciatico che provoca un dolore diverso a seconda della causa scatenante. La discopatia, a maggior ragione se si è evoluta in ernia, sollecita e comprime le terminazioni nervose, generando la risposta dolorosa.
Discopatia con mielopatia
Più complesso è il caso in cui si presenti una
discopatia con mielopatia. Con questo termine si indica uno stato di
sofferenza del midollo spinale, determinato in questa circostanza dalla sua compressione. Il paziente può sentire costantemente dolore nell’area coinvolta e sperimentare debolezza muscolare. Nei casi più gravi, la mielopatia è anche collegata allo sviluppo di disturbi urinari e sessuali, paresi e paralisi.
Discopatia degenerativa
Nota anche come malattia degenerativa discale, la discopatia degenerativa è una condizione del normale processo di invecchiamento. Con il passare degli anni, i dischi intervertebrali possono perdere flessibilità, elasticità e potere ammortizzante. In taluni casi, questa condizione degenerativa può essere conseguenza di una lesione alla schiena. La discopatia degenerativa è una patologia frequente anche in soggetti in giovane età e costituisce una delle principali cause di mal di schiena nella popolazione adulta. Quando si verificano compressioni di radici nervose al
dolore lombare si aggiunge la
sciatalgia.
Bisogna ricordare che la gravità del mal di schiena non è direttamente proporzionale all’entità delle alterazioni dei dischi intervertebrali visibili alla risonanza magnetica della colonna. È dunque fondamentale la
valutazione dello specialista che in base a numerosi parametri e alla visita del paziente, proporrà il trattamento più opportuno, che in prima istanza è quasi sempre non chirurgico.
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