Colesterolo alto e crostacei: cosa mettere nel piatto?
Il legame tra
colesterolo alto e crostacei è stato a lungo additato come pericoloso per chi soffre di
ipercolesterolemia. Infatti, i crostacei sono alimenti che contengono una buona percentuale di colesterolo. In un etto di gamberi, ad esempio, vi è in media più colesterolo che in una tazza di latte.
Andrebbero quindi banditi dalla tavola, soprattutto in estate?
Ci sono grassi e grassi
Non tutti i grassi sono uguali. Possiamo distinguere due tipologie di grassi: saturi e insaturi. Le evidenze scientifiche suggeriscono che i grassi saturi siano più pericolosi per l’aumento del colesterolo LDL, considerato il colesterolo “cattivo”, rispetto al colesterolo HDL o “colesterolo buono”. La distinzione dipende dal rischio cardiovascolare associato alla presenza di queste due tipologie di colesterolo nei vasi sanguigni: una preminenza di LDL nel colesterolo totale aumenta il rischio di
aterosclerosi,
eventi ischemici,
ictus e
infarto.
I crostacei sono ricchi di grassi, ma insaturi. Ciò significa che loro impatto sull’aumento dell’LDL è ridotto rispetto a quello di burro, latticini, carni rosse ecc. Questo non significa però che chi soffre di ipercolesterolemia possa abusare di crostacei. Il consumo occasionale o all’interno di una dieta varia è generalmente accettabile, ma nell’alimentazione quotidiana è preferibile scegliere
pesci ricchi di grassi Omega 3 come il salmone, il pesce spada e lo sgombro.
Gli Omega 3 contenuti nel pesce azzurro
Chi soffre di ipercolesterolemia dovrebbe sostituire quindi i crostacei con il pesce azzurro, dal momento che contiene i già citati Omega 3. Si tratta di grassi essenziali, indispensabili per il funzionamento del nostro organismo e che tuttavia siamo in grado di procurarci solo attraverso l’alimentazione. Sebbene siano presenti anche in alcune tipologie di frutta secca e semi oleosi, è in sgombri, spigole, salmoni selvatici, acciughe che troviamo la maggiore disponibilità di Omega 3.
Queste sostanze hanno molti benefici: combattono le infiammazioni, favoriscono il buon funzionamento del muscolo cardiaco, proteggono il sistema nervoso, aiutano lo sviluppo fetale in gravidanza e sono importanti per la salute di mamma e bambino durante l’allattamento. Tuttavia, pur essendo grassi, hanno una funzione positiva sulla riduzione del colesterolo nel sangue. Infatti, le evidenze scientifiche suggeriscono che assumere Omega 3 porti a una benefica
riduzione dei trigliceridi e migliori il
rapporto tra colesterolo LDL e HDL.
All’interno di piatti estivi e ricette sfiziose, il pesce azzurro e il salmone possono sostituire egregiamente i crostacei, apportando vantaggi alla salute globale, soprattutto se accompagnati da un’adeguata attività sportiva.
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