SIRIO la nuova tecnologia di Anthea Hospital

SIRIO è un’innovativa apparecchiatura di ultimissima generazione nata in casa Masmec, che consente di ricostruire in 3D la sezione sulla quale intervenire guidando in tempo reale la mano del chirurgo senza per questo doversi più fermare per eseguire un controllo radiografico. Una rivoluzione non solo nei tempi degli interventi che, dunque, si riducono drasticamente, ma anche nella quantità di radiazioni che, con Sirio, saranno abbattute. I campi di utilizzo del nuovo apparecchio sono diversi e il valore aggiunto lo dà soprattutto quando è necessario intervenire in parti del corpo molto delicate o profonde. Solitamente subire un intervento chirurgico non significa soltanto farsi carico - in modo più o meno lieve a seconda dei casi – di anestesia, dolore, ricovero. In alcuni casi vuol dire anche, per il paziente, sottoporsi ad una elevata quantità di radiazioni. Il risultato, quindi, è un intervento che dura più a lungo e con una maggiore quantità di radiazioni a carico del paziente e dell'esperto. Oggi, ad Anthea Hospital di Bari, grazie non è più così. Sirio guiderà in tempo reale la mano del neuroradiologo che, quindi, attraverso l'introduzione di un ago sarà in grado di raggiungere il punto esatto in cui iniettare il cemento che ingesserà dall'interno la vertebra.Una grande innovazione che, se al servizio di mani esperte, permette di intervenire su pazienti molto anziane costrette su una sedia rotella o peggio ancora a letto. Nel 95-98% dei casi il dolore si riduce nettamente fino a scomparire per sempre, lasciando, a volte, solo una modesta dolenzia tipica dell'artrosi. Il principale utilizzo di Sirio, ad oggi, è in una delle più innovative tecniche di interventistica spinale, la vertebroplastica. A spiegarne tutti i vantaggi è il dott. Cosma Andreula, responsabile della Neuroradiologia di Anthea Hospital. “La vertebroplastica è il tentativo di risolvere uno dei più gravi problemi che può colpire le donne: una frattura alle vertebre. L'età avanzata o l'osteoporosi possono causare fratture patologiche da stress, non più riconducibili, quindi, solo a cadute ma anche a banali colpi di tosse o movimenti più o meno inconsulti”. Quando subentra la frattura vertebrale, per il paziente il dolore diventa molto acuto. Movimenti come girarsi nel letto o persino stare in piedi diventa quasi insopportabile. Sarà la risonanza magnetica a svelare la causa del dolore e quindi la frattura. È a questo punto che entrano in gioco l'abilità del professionista e l'intelligenza artificiale del computer “Tutta questa procedura, delicatissima e un tempo più lunga, - spiega il dott. Andreula – oggi avviene in anestesia locale e si conclude in meno di mezz'ora. La paziente sarà in piedi subito dopo il trattamento. Un risultato in passato inimmaginabile”.
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