Rinite allergica e sintomi specifici

La conformazione delle vie respiratorie ha un ruolo notevole nello sviluppo della rinite allergica. Questa infiammazione, dovuta all’esposizione a un allergene e alla conseguente produzione di istamina – una sostanza che ha un effetto irritante sulla mucosa nasale e sulle vie aeree causando gonfiore e produzione eccessiva di muco – coinvolge infatti naso, gola, orecchie, talvolta anche occhi, e provoca sintomi simili al raffreddore comune come starnuti, prurito, naso chiuso e produzione di muco. Per saperne di più, è utile fare una distinzione.
 
Che differenza c’è tra raffreddore e rinite allergica
Per comprendere la differenza tra raffreddore e rinite allergica bisogna soffermarsi sulle cause. Comunemente nota come raffreddore, la rinite è un’infezione virale. I virus che lo trasmettono, che superano le 200 tipologie, circolano attraverso starnuti, tosse o contatto con soggetti infetti. La rinite allergica, anche nota come raffreddore da fieno, può invece presentarsi subito dopo l’inalazione di un allergene.
 
Come si presentano raffreddore e rinite allergica
Il raffreddore può accompagnarsi a tosse, dolori articolari, mal di gola, naso chiuso e più raramente prurito nasale, lacrimazione, febbre. Il raffreddore da fieno dà invece i sintomi specifici che interessano naso e faringe, con starnuti a raffica, difficoltà respiratoria e pizzicore alla gola, mentre non c’è legame tra rinite allergica e febbre o dolori articolari. Rinite allergica e stanchezza cronica sono a loro volta spesso in relazione: una caratteristica in comune con il raffreddore. Inoltre, il raffreddore dura in genere da 3 giorni a una settimana e, anche se potenzialmente può presentarsi in qualsiasi momento dell’anno, è certamente più frequente durante la stagione invernale. Al contrario, si può soffrire di rinite allergica in alcuni mesi dell’anno nel caso di allergeni stagionali, ad esempio i pollini, oppure tutto l'anno nel caso di allergeni non legati alla stagione, ad esempio gli acari della polvere. Durante la visita clinica, è infine possibile distinguere raffreddore da rinite allergica grazie allo stato delle mucose: se queste sono di colore rosso vivo, è più probabile si tratti di raffreddore, mentre in caso di allergia risultano gonfie e pallide.
 
Rinite allergica e orecchie
Più specifico è il legame fra rinite allergica e disturbi alle orecchie. Sono diversi i disturbi che possono essere provocati dall’allergia. La reazione infiammatoria fa sì che venga prodotto muco in eccesso: esso ristagna nelle vie respiratorie, ostacolando il passaggio dell’aria e provocando così un aumento della pressione all’interno delle trombe di Eustachio. Ecco perché rinite e sensazione di orecchie tappate sono spesso associate. Possono inoltre svilupparsi otite esterna e sindrome di Ménière, che provoca vertigini e ipoacusia (perdita di una parte dell’udito).
 
Rinite allergica e occhi
Un'altra manifestazione dell'infiammazione cronica è la congiuntivite allergica. Le reazioni allergiche all'occhio colpiscono generalmente la congiuntiva, che è ampiamente esposta ai pollini ambientali. La congiuntivite allergica può essere stagionale o perenne ed è quasi sempre associata alla rinite e all'asma, raramente isolata. I sintomi caratteristici sono prurito perioculare, fotofobia, arrossamento, sensazione di corpo estraneo e lacrimazione.
 
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