Il Nuovo Diario Messaggero - La Neurochirurgia, eccellenza del Maria Cecilia Hospital

Il dottor Mario Vitale traccia un bilancio del 2011, ottocento interventi con pazienti da tutta Italia

13 gennaio 2012 - Con ottocento interventi effettuati nel corso del 2011, pari ad un incremento del 7 per cento rispetto all’anno precedente, l’Unità Operativa di Neurochirurgia del Maria Cecilia Hospital di Cotignola si conferma un punto d’eccellenza della struttura ospedaliera appartenente al Gvm Care & Research. A dirigere il dipartimento è il dottor Mario Vitale, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1985 all’Università di Verona, specializzato in Neurochirurgia nella stessa Facoltà nel 1990. Il dottor Vitale ha istituito la Neurochirurgia all’Ospedale di Bolzano nel 1994, eseguendo il primo intervento neurochirurgico nel capoluogo Altoatesino, prima di diventare il direttore dell’U. O. di Neurochirurgia al Maria Cecilia Hospital nel 2003. Nei suoi oltre 25 anni di carriera si è occupato costantemente dei gravi traumatizzati cranici e dei malati in stato vegetativo permanente, pubblicando numerosi lavori scientifici sull’argomento.

Dottor Vitale, quale tipo di pazienti trattate a Cotignola?

«La Neurochirurgia del Maria Cecilia Hospital è attiva dal giugno 2003 e da allora sono stati eseguiti dal mio staff circa 6.000 interventi neurochirurgici, il cui preminente orientamento riguarda la chirurgia della colonna vertebrale, che negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo crescente: sempre più sono le richieste di interventi di questo genere.Oltre alla frequente ernia del disco, che affligge circa 80.000 persone all’anno in Italia, vengono oggi eseguiti sempre più interventi di stabilizzazione e correzione delle deformità del rachide da artrosi, così come interventi per la demolizione di tumori spinali».

Un’altra attività importante riguarda il trattamento microchirurgico delle patologie cerebrali.

«La nostra Neurochirurgia da sempre si occupa di chirurgia cerebrale per la correzione di idrocefalo e per l’asportazione di tumori cerebrali, utilizzando tecniche micro-chirurgiche e il moderno sistema di “neuronavigazione cerebrale” per migliorare l’accuratezza e l’invasività di questi interventi. In particolare, ci siamo sempre dedicati alla risoluzione dei conflitti vascolo nervosi che generano la temibile nevralgia del trigemino; quindi abbiamo una discreta attenzione anche per la terapia chirurgica del dolore».

Può tracciare un bilancio della vostra attività svolta nel 2011?

«Nell’anno appena terminato abbiamo eseguito circa 800 interventi, con una netta preponderanza di interventi diretti alla soluzione delle patologie del rachide, che affliggono in particolare la popolazione dai cinquant’anni in poi. Sono stati operati pazienti provenienti da tutt’Italia».

L’equipe di Neurochirurgia del Maria Cecilia Hospital comprende i medici “residenti” Mario Vitale, Ignazio Borghesi, Andrea Messina e Giorgio Signori, ai quali si aggiungono i dottori Giovanni Acerbi, Marco Ruini, Stefano Coscia e Paolo Buffatti.

www.gvmnet.it

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