Fibrillazione atriale: ora è possibile controllarla grazie al Prof. Nasso

Grazie alla scoperta del Prof. Giuseppe Nasso, specialista GVM Care & Research – Gruppo di sanità italiano fondato e presieduto da Ettore Sansavini - è ora possibile monitorare in modo semplice ed affidabile il rischio di fibrillazione atriale, ovvero un delle più frequenti forme di aritmia cardiaca causata dagli atri del cuore.

Secondo il cardiochirurgo GVM la responsabilità dell’insorgere o del ripresentarsi dell’aritmia cardiaca è infatti attribuibile ad una sostanza presente nel sangue chiamata omocisteina. Attraverso le Sue ricerche ha infatti potuto riscontrare una correlazione: ad elevati livelli di omocisteina si associano elevati livelli di rischio di fibrillazione atriale.

La scoperta ha riscosso un forte interesse nella comunità scientifica poiché rende disponibile un utile strumento per ottenere un riscontro preventivo, attraverso un semplice esame del sangue, che permette di intervenire in maniera anticipata.

Le opportunità di una conoscenza preventiva del rischio di fibrillazione atriale sono maggiormente comprensibili sia alla luce dei dati relativi ai soggetti colpiti dalla patologia, che mostrano come nel corso degli anni sia avvenuta una duplicazione dei casi; che dalla consapevolezza che questa patologia è un importante fattore di rischio per stroke (causa di circa un quinto dei casi in Italia e nel Mondo), ictus ed anche dove si manifesta con effetti meno gravi è in grado di provocare una generale riduzione della qualità della vita.

Il Prof. Giuseppe Nasso  è responsabile dell’unità di cardiochirurgia e chirurgia vascolare dell’Istituto Clinico Cardiologico di Roma e co-responsabile della stessa unità per Anthea Hospital di Bari, entrambe strutture GVM Care & Research, oltre che docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.