Burnout: quando lo stress colpisce chi lavora in sanità

Burnout significa letteralmente “bruciato”. Questo termine fa riferimento all’insoddisfazione profonda, all’irritazione quotidiana, allo svuotamento, al cinismo e al senso di inadeguatezza che si manifestano proprio tra coloro che svolgono professioni di aiuto. Definita da Maslach e Jackson (1984) come una sindrome caratterizzata da esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale legata alle helping professions può essere considerato uno stato di malessere che consegue ad una situazione lavorativa percepita come stressante e che conduce gli operatori a diventare apatici, cinici e ostili con i pazienti, indifferenti e distaccati dall’ambiente lavorativo. In alcuni casi può causare gravi danni psicopatologici, deteriorare la qualità del servizio prestato, provocare assenteismo e alto turnover. E’ importante sottolineare che lo stress non è una patologia in sé, tuttavia una situazione di prolungata tensione può ridurre l'efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute. Lo stress legato al lavoro rappresenta un rischio non certo nuovo, vista la numerosa letteratura scientifica in merito, ma sicuramente rilevante per la diffusione che sta assumendo in ambito europeo. Le situazioni di disagio lavorativo, nel complesso, sono in costante aumento. I dati dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) parlano di un costo annuale stimato di 20 miliardi di euro per stress lavorativo, oggi addirittura al secondo posto come problema di salute legato al lavoro. Molteplici sono i fattori da considerare sia a livello organizzativo sia a livello individuale nel perseguire il benessere lavorativo. Rimane il fatto che investire sul capitale umano e professionale assume sempre più un ruolo strategico. Le proposte operative sono molte, diversificate e su vari piani. Da sempre sensibile a queste tematiche, Maria Cecilia Hospital, ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research, propone dei corsi volti a prevenire questo 'effetto collaterale' che colpisce le professioni sanitarie. Ne sono un esempio i corsi ECM “Tecniche di rilassamento e gestione dello stress per operatori in Sanità” tenuti dalla dott.ssa Sara Milani, psicologa e psicoterapeuta del Servizio di Psicologia di Maria Cecilia Hospital. Si tratta di iniziative organizzate dal Servizio di Formazione GVM, coordinato dalla dott.ssa Enrica Dal Fiume, che hanno l'obiettivo di presentare a medici, personale tecnico e sanitario, le tecniche di rilassamento e i metodi di gestione dello stress lavorativo per alleggerire insieme quel “carico” che ogni operatore si porta addosso. Nel corso di questi incontri formativi vengono affrontate varie problematiche relative a come riconoscere le fonti di stress nella vita professionale, come imparare a gestirlo nell’immediato e sul lungo periodo. Vengono sperimentare alcune tra le principali tecniche di rilassamento come il training autogeno di Schultz, esercizi di visualizzazione guidata e di respirazione. Per ricevere informazioni sui corsi scrivi una mail a segreteriaform-mch@gvmnet.it oppure a psicologia-mch@gvmnet.it.
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