Al San Pier Damiano Hospital di Faenza ottomila trattamenti di dialisi ogni anno

Faenza, 19 settembre 2011 - Sono in totale circa ottomila i trattamenti di dialisi effettuati ogni anno al San Pier Damiano Hospital di Faenza, struttura appartenente al Gruppo Villa Maria. La grande maggioranza di essi viene eseguita su pazienti faentini; in piccola parte su ricoverati extraterritoriali e su turisti extraregionali e stranieri. Responsabile del servizio è la dottoressa Donatella Martella, coadiuvata dal dottor Silvano Landini, alla guida di un’équipe composta da dodici infermieri coordinati da una direttrice infermieristica e addestrati attraverso un percorso formativo di almeno tre mesi, in collaborazione con Ausl di Ravenna.

«Il nostro servizio è un CAD, ovvero un Centro ad Assistenza Decentrata, parte integrante e funzionalmente collegato all’area dialitica dell’Ausl della provincia di Ravenna – spiega la dottoressa Martella - L’attività di dialisi al San Pier Damiano Hospital di Faenza è stata avviata nel 1997 e il centro è stato totalmente ampliato e ristrutturato nel 2007, assumendo la configurazione attuale. Abbiamo dodici posti tecnici di dialisi e l’attività si svolge dalle 7 alle 19, divisa in due turni. Attualmente dializziamo una cinquantina di pazienti cronici residenti del territorio di Faenza, nell’ottica della “prossimalizzazione”, cioè per fare in modo che ogni paziente possa avere il trattamento dialitico il più possibile vicino alla propria residenza. Oltre a questi, accogliamo pazienti dializzati provenienti dal Maria Cecilia Hospital, soprattutto da quando l’anno scorso è stato avviato il centro per il “piede diabetico” nella struttura cotignolese appartenente al Gruppo Villa Maria. A seconda della nostra disponibilità accogliamo poi pazienti non residenti, di altre regioni e stranieri, soprattutto nel periodo estivo, per motivi di vacanza».

Ogni paziente mediamente deve sottoporsi a tre trattamenti alla settimana, qualcuno si limita a due. I trattamenti durano tre/quattro ore e al San Pier Damiano Hospital si sviluppano per sei giorni alla settimana, domenica esclusa. «I nostri dodici posti sono distribuiti su due sale; in più abbiamo una sala contumaciale per pazienti positivi all’epatite B - continua la dottoressa Martella - Per il monitoraggio continuo della seduta dialitica, siamo collegati a una rete informatica con l’Ausl di Ravenna; il collegamento in rete del Gruppo Villa Maria consente l’acquisizione degli esami in tempo reale. Abbiamo anche un ambulatorio di nefrologia convenzionato, nel quale facciamo circa 500 visite ambulatoriali annue, con l’obiettivo di prevenire e rallentare l’evoluzione della malattia renale verso la fase terminale. Quello dei pazienti bisognosi di dialisi è un problema sociale importante, in crescita. L’età media dei dializzati sta aumentando: oggi sui aggira sui 70 anni, con un 25 per cento che supera gli 80 anni, quindi spesso con pluripatologie e complessità difficili di gestire. Tuttavia, rispetto al passato, la qualità della vita dei dializzati è sensibilmente migliorata: le tecniche sono sempre più affinate e abbiamo raggiunto standard di qualità elevatissimi, grazie anche alla personalizzazione del trattamento e all’aiuto di nuovi farmaci. Oggi i giovani dializzati lavorano e vanno in vacanza, fanno una vita assolutamente normale. L’Italia, fra l’altro, è uno dei Paesi all’avanguardia in questo settore».

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