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  • Ettore Sansavini
04
NOV
2011

Agi Salute - Sicilia: Ipertensione, a Palermo intervento di denervazione renale

(AGI) - Palermo, 4 novembre 2011 - I pazienti ipertesi possono essere trattati farmacologicamente, ma c'e' una percentuale che, nonostante l'assunzione anche di piu' farmaci, non riesce ad ottenere valori entro la norma. In questi casi, puo' essere utile ricorrere alla chirurgia mininvasiva con la denervazione renale. L'approccio e' del tutto nuovo e consiste nell'introduzione di un catetere dall'arteria femorale. Il dispositivo e' collegato ad un generatore che eroga energia a radiofrequenza e a bassa potenza che va ad inattivare in modo selettivo i nervi renali interessati nel meccanismo della pressione sanguigna, riducendola. L'intervento dura tra i 40 e i 60 minuti. Il paziente viene sedato leggermente in modo da essere vigile, ma di non avvertire alcun dolore. "In questo mese verra' attuato il primo intervento del genere in Sicilia al Maria Eleonora Hospital di Palermo", annuncia il professore Renato Albiero, cardiochirurgo della struttura sanitaria accreditata col Servizio Sanitario Nazionale, e presidente, unitamente al professore Luigi Tavazzi, del congresso "Interventistica e chirurgia cardiovascolare" in corso a Palermo. Uno studio attuato in 24 centri di Europa, Australia e Nuova Zelanda, ha evidenziato non solo l'efficacia dell'intervento di denervazione renale, ma anche l'assenza di eventi avversi o complicanze ad esso associate. La ricerca clinica e' ora indirizzata all'applicazione della denervazione renale anche in patologie come il diabete, le malattie renali croniche, lo scompenso cardiaco. Altra novita' di grande rilievo riguarda la stenosi aortica degenerativa o calcifica, la malattia valvolare piu' frequente tra la popolazione occidentale, generata da cause congenite, reumatiche, infettive. Oggi, e' possibile sostituire la valvola malata in pazienti ad alto rischio operatorio (persone in eta' molto avanzata o con malattie severe concomitanti), senza arresto cardiaco e circolazione extracorporea.

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