Lo strappo muscolare: come riconoscerlo e come comportarsi

Un dolore muscolare improvviso durante uno sforzo fisico o un allenamento può dipendere da diverse cause e avere prognosi differenti a seconda dell’entità del danno muscolare subito.
 
Quando il muscolo subisce una compromissione delle fibre che lo costituiscono - ovvero, le fibre vengono interrotte - si parla di lesione strutturale, mentre nei casi in cui il dolore è causato da manifestazioni quali crampi, contratture o elongazioni - senza interruzione di fibre - si parla di lesioni non strutturali.
 
Fanno parte delle lesioni strutturali le distrazioni o strappi muscolari. Queste lesioni si verificano quando il muscolo è sottoposto a eccessivo stress, come durante un allenamento troppo intenso o non preceduto da un adeguato riscaldamento, oppure durante la fase finale di una sessione sportiva, quando i muscoli sono affaticati.
 
L’entità di uno strappo muscolare dipende dal numero di fibre interessate dalla lesione, ma ha un tempo medio di guarigione tra i 20 e 50 giorni.

Cos’è lo strappo muscolare?

I muscoli sono costituiti da migliaia di fibre e da tessuto connettivo. Lo strappo muscolare si verifica quando alcune - o tutte - le fibre che compongono il muscolo si strappano, provocando un’interruzione anatomica del tessuto muscolare.
 
Lo strappo muscolare può avvenire a seguito di un trauma diretto, come una contusione, o di un trauma indiretto, quindi durante un allungamento del muscolo.
 
L’entità della lesione quindi dipende dal numero di fibre coinvolte nello strappo ed è rilevabile attraverso l’esecuzione di esami diagnostici strumentali. Dall’entità della lesione dipendono anche i tempi di recupero.


I tre gradi di strappo muscolare

Gli strappi muscolari vengono suddivisi in tre gradi di severità, che non dipendono dall’entità del dolore riferito, ma dal numero di fibre muscolari e dal tessuto connettivale coinvolti nella lesione e dalla sede dello stravaso ematico (la rottura dei capillari muscolari comportata dalla lesione).
 

Strappo muscolare di primo grado

Quando lo strappo coinvolge un basso numero di fibre muscolari (fino al 10%) si parla di strappo di primo grado. Potenzialmente, questo tipo di strappo muscolare non compromette la pratica di attività fisica, anche se è sempre consigliato restare a riposo un paio di settimane.
 

Strappo muscolare di secondo grado

Si parla di strappo di secondo grado quando le fibre lesionate sono i due terzi delle fibre muscolari totali. Il dolore è più intenso che nei casi di strappi di primo grado e quasi sempre è accompagnato da ematoma. Se si incorre in uno strappo muscolare di secondo grado, l’attività fisica o sportiva viene interrotta e i tempi di recupero possono essere anche di quattro settimane.
 

Strappo muscolare di terzo grado

Il terzo grado è la condizione di strappo più grave. Rientrano in questa categoria le lesioni che determinano lo strappo di almeno tre quarti delle fibre muscolari e sono accompagnate da dolore molto intenso, impotenza funzionale ed ematoma. Per gli strappi muscolari di terzo grado è necessario seguire un percorso riabilitativo per limitare la possibilità di danni funzionali. Nonostante si segua un percorso riabilitativo e si osservi il dovuto riposo, non è scontato il recupero completo del muscolo.

La differenza tra strappo, stiramento o contrattura

Un dolore acuto e improvviso al muscolo non è necessariamente sintomo di strappo. I muscoli possono essere interessati anche da altri tipi di infortuni, tra cui la contrattura o lo stiramento.
 

Contrattura muscolare

La contrattura è la lesione di entità più lieve tra quelle citate e comporta un’alterazione del tono del muscolo o di una sua parte ed è dovuta a un eccessivo e prolungato affaticamento. Il dolore non si manifesta sul momento, ma a distanza dall’attività sportiva e non è localizzato in un unico punto. La contrattura comporta un aumento del tono muscolare percepibile al tatto e il muscolo appare duro e dolente quando sollecitato in punti specifici. La contrattura può sfociare in uno strappo muscolare, per questo è importante farla seguire da un adeguato riposo (circa una settimana).
 

Stiramento muscolare

Lo stiramento si colloca, in termini di severità, tra la contrattura e lo strappo muscolare. In medicina si definisce anche “elongazione” e consiste in un allungamento eccessivo di un muscolo, con comparsa di ematoma e dolore acuto e circoscritto, spesso seguito da spasmi. Come le altre lesioni muscolari, anche lo stiramento si verifica durante sforzi fisici eccessivi o prolungati, a seguito della mancanza di coordinamento tra contrazione e rilassamento della muscolatura. 

Come si manifesta uno strappo muscolare?

Lo strappo si manifesta come episodio doloroso acuto e ben localizzato, che determina l’interruzione immediata dell’attività fisica. Nelle lesioni muscolari di terzo grado, al tatto è possibile percepire una depressione nella sede di lesione, che dà l’idea di un “buco” nel muscolo.

Strappo muscolare: come intervenire nell’immediato

Gli infortuni muscolari vengono trattati seguendo il protocollo P.R.I.C.E. (Protezione, Riposo, Ghiaccio, Compressione, Elevazione) e in ogni caso è necessario astenersi dal sottoporre il muscolo a fonti di calore, pomate e unguenti a base di alcol, corsa e massaggi per le prime 48-72 ore.

Obiettivi primari del protocollo sono la gestione del dolore e la riduzione della possibilità di sviluppare ematomi, che possono ritardare il processo di guarigione.

Ecco i passaggi di Primo Soccorso che fanno parte del protocollo P.R.I.C.E. e possono essere applicati nell’immediato.
  • aiutare la persona che ha subito la lesione a spostarsi in una zona sicura fuori dal campo di allenamento o dalla palestra e proteggere la parte lesionata da ulteriori traumi.
  • posizionare la parte danneggiata in una posizione rialzata, di modo da ridurre l’afflusso di sangue al muscolo e le possibilità di sviluppare ematomi.
  • applicare immediatamente ghiaccio, assicurandosi che non sia direttamente a contatto con la pelle. La crioterapia è utile a ridurre la risposta infiammatoria, anestetizzare la parte dolente e favorire la vasocostrizione. Continuare ad applicare ghiaccio ogni 20 minuti, fino all’eventuale visita effettuata dal personale sanitario.
 

Strappo muscolare: come gestirlo una volta a casa

  • Mantenere la posizione antideclive (sopra il livello del cuore) che favorisca l’elevazione dell’arto interessato.
  • continuare ad applicare ghiaccio per le prime 48-72 ore.
  • osservare riposo evitando il lavoro delle fasce muscolari interessate
  • comprimere il muscolo lesionato con un bendaggio elastico, così da ridurre il gonfiore e il dolore conseguente. 
  • intraprendere un percorso riabilitativo con un medico o terapista.
 

Quanto tempo occorre per guarire da uno strappo?

Dopo uno strappo occorrono almeno venti giorni di riposo per poter riprendere l’attività sportiva (strappo muscolare di primo grado). Nelle lesioni di secondo grado occorrono fino a cinquanta giorni, che aumentano ancora nelle lesioni di terzo grado. Le lesioni di terzo grado comportano, inoltre, un’alta probabilità di recidiva, oltre che alcune complicanze a lungo termine. Per ridurre il rischio di lesioni muscolari è consigliato eseguire sempre riscaldamento e stretching prima di intraprendere una pratica sportiva.
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Revisione medica a cura di: Dott. Massimo Vota
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