Trauma oculare: quando è l'occhio a subire una lesione

I nostri occhi sono organi piuttosto delicati che purtroppo sono esposti ai rischi di conseguenze traumatiche anche se la collocazione dei bulbi oculari all’interno delle cavità orbitarie in buona parte li protegge dagli eventi esterni, così come le palpebre assicurano uno schermo contro diversi agenti potenzialmente lesivi.

Le cause traumatiche - contusioni, oggetti appuntiti, agenti chimici - spesso si scaricano sulle ossa che compongono la cavità orbitarie, sulla cute di rivestimento o sui tessuti palpebrali con lacerazioni, fratture, ustioni di vario tipo, ma a volte queste protezioni non sono sufficienti e il trauma può lesionare l’occhio anche con gravità estrema. 


Se la maggioranza dei traumi oculari non rappresenta un’emergenza medica e si risolve in autonomia nel giro di qualche giorno, i traumi più severi possono compromettere la visione, fino a determinarne il calo o la perdita. Per questo è importante prevenirli e sapere come comportarsi nell’immediato.

Quali sono le situazioni di rischio?

Gli occhi, insieme a mani e piedi, sono la parte del corpo che viene coinvolta più frequentemente in incidenti e traumi di vario tipo. Questi traumi avvengono principalmente durante il gioco (fascia 0-14 anni), sul posto di lavoro o durante la pratica di hobby all’aperto, lavori fai-da-te, o lavoro domestico (più frequente nella fascia 20-40 anni). 

I traumi oculari possono avvenire anche a seguito di cadute, specialmente nei soggetti anziani fragili o in caso di incidenti stradali; durante lo sport (tennis, padel, pallavolo, calcio, baseball) o, specialmente nelle attività all'aria aperta, ad esempio a causa di sabbia o altri corpi estranei che possono entrare negli occhi. 

Il tipo di agente traumatico causa lesioni a volte molto diverse per gravità. Per dare un’idea, il trauma con un pallone da calcio raramente determina lesioni al bulbo, la sua forza si ferma a livello dell’apertura orbitaria che protegge efficacemente l’occhio; viceversa una pallina da tennis o peggio da golf ha dimensioni tali da penetrare nell’orbita e creare danni spesso molto importanti alle strutture bulbari. Un altro esempio classico è il trauma purtroppo frequente "da tappo di bottiglia" la cui energia cinetica può distruggere letterealmente l’occhio che viene colpito.

Cosa succede durante il trauma

I sintomi del trauma oculare possono variare molto a seconda del tipo di lesione e delle cause e possono verificarsi subito, o dopo qualche giorno dall’incidente. Si possono manifestare:
  • dolore e rigonfiamento, specialmente nell’atto di chiusura o apertura della palpebra o di movimento del bulbo. L’occhio potrebbe anche risultare sensibile al tocco e il rigonfiamento potrebbe interessare solo l’orbita, il bulbo o l’intero viso
  • arrossamenti o lividi
  • problemi con il movimento oculare, con difficoltà di muovere un occhio indipendentemente dall’altro
  • cambiamenti nell’aspetto degli occhi, con comparsa di strabismo o pupille di dimensioni diverse
  • sanguinamento dei capillari interni nell’occhio, con arrossamento diffuso, oppure limitato a puntini sparsi 
  • cambiamenti nella visione, che possono manifestarsi come macchie nere o flash luminosi, oppure visione offuscata o doppia
  • calo dell’acuità visiva, che può passare dalla riduzione in decimi di vista durante la lettura fino alla conta delle dita, rilevamento soltanto del movimento della mano,  percezione della luce o assenza di percezione della luce.  
La valutazione della severità del trauma può essere resa difficoltosa se è presente un edema (gonfiore) significativo o una lacerazione della palpebra.

Quali sono le tipologie di trauma oculare

I traumi oculari vengono classificati a seconda della causa scatenante e delle lesioni che determinano a livello oculare. In generale, possono venire causati da corpi contundenti o perforanti che colpiscono direttamente l’occhio, oppure da contraccolpi per traumi in altre parti del capo o infine per lesioni neurologiche alle vie ottiche. Le lesioni che comportano, possono interessare sia l’area circostante al bulbo, come le strutture ossee che lo contengono, che il bulbo oculare stesso.

La gravità delle contusioni al bulbo dipende sostanzialmente dalla violenza del trauma e dalle aree coinvolte. Nei casi meno severi possono essere presenti emorragie sottocongiuntivali (che si riassorbono spontaneamente nel giro di un paio di settimane) o abrasioni corneali. Più gravi sono invece i casi in cui si incorre in emorragie in camera anteriore (possono portare a glaucoma secondario o altre patologie del sistema visivo), emorragie vitreali o maculari; danni al cristallino, distacco dell’iride; rotture della coroide (tessuto che fornisce sostanze nutritive e ossigeno alle strutture oculari) o del tessuto retinico. 

Nei casi di traumi oculari da aggressione, in genere le lesioni interne sono accompagnate da frattura delle strutture dell’orbita.

Anche i traumi perforanti possono provocare danni di diversa entità: da minime lesioni - come graffi o escoriazioni - ad ampie lacerazioni che possono interessare la cornea, la sclera o il corpo ciliare. I traumi oculari più gravi possono comportare prolasso irideo (la fuoriuscita dell’iride dalla sua sede), emorragia vitreale, cataratta traumatica, distacco di retina e infiammazioni oculari. 

Anche le lesioni più gravi possono manifestarsi non immediatamente dopo il trauma: per questa ragione è importante rivolgersi il prima possibile a un medico o a un pronto soccorso oculistico, soprattutto nei casi in cui il trauma è violento o comporta graffi o abrasioni della cornea, che rischiano di evolvere in infezione. 

Cosa fare dopo un trauma all’occhio

In caso di trauma oculare - in particolare di fronte a un trauma oculare di origine violenta - è bene recarsi immediatamente dal medico, anche se non vengono avvertiti particolari sintomi e, in particolare, nei casi in cui si percepisca una variazione nella qualità visiva.

In attesa delle indicazioni di un medico possono, tuttavia, essere adottate alcune misure di primo soccorso:
  • in caso di contatto con prodotti chimici, come saponi, detersivi o acidi, per prima cosa leggere e seguire attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta
  • se l’occhio è entrato in contatto con sostanze tossiche o presenta un corpo esterno mobile (granelli di sabbia, insetto), risciacquare e lavare con acqua fredda corrente. Durante il risciacquo è necessario tenere l’occhio ben aperto e far fluire l’acqua sul bulbo per almeno venti minuti, controllando che il getto non sia troppo forte
  • in caso di contusioni palpebrali (il cosiddetto occhio nero) è consigliato applicare ghiaccio per le prime 24h-48h, per scongiurare la formazione di edema (gonfiore)
  • rivolgersi subito al Medico nei casi di traumi violenti, sospetti traumi corneali come abrasioni o graffi (la sensazione che danno è come di avere dei granelli di sabbia nell’occhio) cambiamenti nella visione
  • se l’occhio ha subito graffi o abrasioni, tenere l’occhio chiuso e coprirlo con una coppetta di carta
  • nei casi di forte dolore, assumere paracetamolo o ibuprofene. Il Medico valuterà, a seconda della tipologia di trauma, se somministrare anche un farmaco ansiolitico per facilitare l’esame obiettivo, o un antiemetico, per scongiurare il vomito, che potrebbe aggravare la situazione. 
Sia nei casi severi che in assenza di grave sintomatologia, è fondamentale evitare di intraprendere le seguenti azioni, prima dell’intervento di un Medico: 
  • provare a rimuovere corpi estranei che trafiggono il bulbo
  • toccare o strofinare l’occhio
  • applicare make-up
  • coprire l’occhio con bende in caso di abrasioni (il bendaggio favorisce la proliferazione di batteri e funghi)
  • indossare lenti a contatto.

Quali sono i tempi di recupero

I tempi di recupero a seguito di trauma oculare possono variare a seconda del tempo trascorso prima del trattamento e della gravità e tipologia di trauma. Una valutazione immediata da parte dell'Oculista può migliorare sensibilmente la prognosi e aiutare a prevenire la perdita permanente della visione. 

Cosa si può fare per prevenire i traumi

Per scongiurare la possibilità di subire traumi oculari che possono determinare compromissione permanente della visione, è consigliato adottare alcune precauzioni quando si svolgono attività che possono essere soggette a incidenti:
  • dotarsi di occhiali protettivi quando si utilizzano oggetti taglienti, si svolgono attività che possono liberare schegge o si maneggiano sostanze chimiche e assicurarsi che le dotazioni di sicurezza siano sempre di qualità omologata e resistenti agli urti
  • prestare attenzione ai giochi dei bambini, evitando ad esempio che utilizzino molle o giocattoli appuntiti
  • adottare cautela quando si svolgono sport di contatto o che prevedono l’utilizzo di oggetti che possono colpire gli occhi.
RESTA INFORMATO.
Una corretta e costante informazione è alla base di ogni cura. Ricevi i nostri aggiornamenti via email!
Revisione medica a cura di: Dott. Ugo Cimberle
anni
Una corretta e costante informazione è alla base di ogni cura.
Ricevi tutti gli aggiornamenti via email.

Iscriviti alla Newsletter

Il magazine online

GVM Magazine
Progetta la salute
Scarica GVM News