Tachicardia e ansia

Possono esservi molte cause all’origine della tachicardia, ovvero l’accelerazione del battito cardiaco in condizioni di riposo. Una di queste cause può anche essere uno stato d’ansia, che genera una tachicardia sinusale ansiosa.
 

Come funziona la tachicardia da ansia

Con il termine “sinusale” si identifica la forma più comune di tachicardia, nonché quella meno pericolosa, legata anche a particolari stati d’animo. Essa si genera a seguito dell’attivazione del sistema attacco/fuga e indotta dai sentimenti di paura e preoccupazione caratterizzanti l’ansia. Può sfociare nella forma più acuta dell’attacco di panico. Del resto, il legame fra ansia e tachicardia è piuttosto logico, poiché da secoli l’ansia innesca nell’essere umano le reazioni fisiche che preparano il corpo alla fuga davanti a un pericolo. Se però l’ansia è ormai radicata, il corpo può attivarsi anche in momenti di riposo o di tranquillità.

 Il legame fra tachicardia e ansia si esprime attraverso i sintomi: prima di tutto, battito accelerato e ansia sono spesso compresenti, ma si tratta sempre di un battito regolare. In caso contrario, la tachicardia non è originata da ansia, ma da possibili patologie cardiache. Sempre di ansia si tratta molto probabilmente quando la frequenza non supera i 130 battiti al minuto. Inoltre, com’è proprio della tachicardia sinusale, in caso di stato ansioso essa si presenta e si attenua gradualmente e mai all’improvviso. Anche l’ansia notturna può provocare tachicardia, a volte agevolata dall’assunzione di sostanze che la favoriscono, come alcol, caffeina e fumo. Il mancato riposo può incidere negativamente sullo stato ansioso, provocando un circolo vizioso. 

Molto spesso, ci si chiede se la tachicardia da ansia danneggia il cuore: la risposta è no, anche se è bene affrontare il problema, in quanto uno stato perennemente ansioso (che in alcuni casi si evolve in veri attacchi di panico) può inficiare di molto la qualità della vita e anche esporre il cuore a uno stress continuo e potenzialmente nocivo. La tachicardia data da ansia e stress solitamente non comporta un rischio per il cuore ed è sufficiente riuscire a ritrovare un po’ di calma per ottenere la risoluzione del sintomo, senza che vi siano conseguenze.
 

Tachicardia da ansia: come calmarla

Quando la tachicardia è generata dall’ansia e il cuore è in piena salute, non sono necessari farmaci per contrastarla: al contrario, in assenza di una reale esigenza organica, essi potrebbero risultare perfino dannosi. Questo non significa che non esistano rimedi per la tachicardia da ansia. Naturalmente, quando si presentano ansia e battiti alti, bisogna affrontare il problema all’origine: con il consulto di un medico, è possibile valutare l’opportunità di un percorso di psicoterapia. In ogni caso, quando il paziente ha a che fare con tachicardia e ansia, alcuni rimedi possono rivelarsi utili:
  • Concentrarsi sulla respirazione, eventualmente accompagnata da una camminata 
  • Utilizzare la digitopressione sui polsi per alleviare la tensione
  • Agopuntura, che agisce stimolando il sistema nervoso a produrre sostanze analgesiche ed endorfine, che a loro volta stimolano il rilassamento.
  • Tecniche di rilassamento e meditazione
  • Prima di dormire, bere una tisane a base di camomilla, melissa o passiflora
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