Impingement anteriore della caviglia: che cos’è e come si cura

La sindrome da impingement (o da conflitto anteriore)  è una delle cause più frequenti di dolori e gonfiori che interessano l’articolazione della caviglia, in particolare quando si piega il piede verso l’alto o si cammina. Questa patologia è frequente negli sportivi (calciatori, danzatori) e in generale in chi deve flettere ripetutamente e in modo forzato la caviglia per salire le scale o accovacciarsi.
Vediamo qual è l’origine di questa patologia e i possibili trattamenti.

 
La causa dell’impingement anteriore della caviglia

La ripetizione di movimenti che sollecitano la parte anteriore della caviglia favorisce la formazione di escrescenze ossee (osteofiti): in questo caso parliamo di impingement osseo. La radiografia in proiezione laterale evidenzia gli speroni ossei che, sporgendo anteriormente, ostacolano il normale movimento della caviglia verso l’alto e causano dolore. In altri casi, la sensazione di dolore e il gonfiore sono dovuti a un ispessimento dei tessuti molli e fibrosi dell’articolazione: in questo caso si parla di impingement fibroso, diagnosticabile con Risonanza Magnetica.

Il trattamento conservativo

Il trattamento conservativo prevede esercizi di stretching, modifiche dell’attività sportiva o ricreativa ed esercizi di rinforzo muscolare per rendere la caviglia più stabile. Si possono avere benefici anche dall’uso di calzature con un rialzo interno nel tallone, che alleviano le sollecitazioni alla caviglia durante le normali camminate. Se il dolore persiste, si può ricorrere a farmaci antinfiammatori o, occasionalmente, a infiltrazioni locali di corticosteroidi.
 

Il trattamento chirurgico

Per eliminare definitivamente gli osteofiti o il tessuto fibroso infiammato si può ricorrere all’intervento chirurgico in artroscopia, una tecnica mininvasiva che permette di visualizzare con una microtelecamera l’interno dell’articolazione e di intervenire in modo mirato. L’intervento richiede due piccole incisioni e viene solitamente eseguito in anestesia spinale o locale. Il paziente viene dimesso in giornata e la convalescenza dura circa due settimane; la ripresa delle attività sportive può avvenire dopo 30-40 giorni. 
 
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