Tosse asmatica: come comportarsi

La tosse è l'unico segno della patologia asmatica, che spesso però è subdola e si presenta non accompagnata da respiro sibilante e affannato. La tosse da asma si verifica perché la malattia infiammatoria provoca l’ostruzione dei bronchi e il blocco del flusso d’aria. 
 

Tosse da asma: come riconoscerla?

La tosse asmatica notturna è caratteristica: l’asma genera una tosse secca e stizzosa, che può durare fra i 5 e i 10 minuti o anche più a lungo. Si presenta durante la notte e si fa ancora più pressante quando sono presenti infezioni respiratorie. Se tali episodi risultano frequenti e ricorrono anche all’ora del risveglio, si tratta di un campanello d’allarme da non sottostimare: la mancata gestione dei sintomi dell’asma è spesso legata al rischio di riacutizzazioni e a una prognosi peggiore. È inoltre una tipologia di tosse che non risponde ai trattamenti sintomatici più diffusi, non è legata a particolari periodi dell’anno ma può manifestarsi anche nelle stagioni calde e prolungarsi per molto tempo. 
 

La tosse asmatica allergica

L’asma può essere scatenata da vari fattori: può essere congenita, acquisita (dovuta quindi ad agenti irritanti, sforzi, stress, ecc.) oppure allergica. In quest’ultimo caso, i bronchi reagiscono in modo esagerato al contatto con allergeni specifici e la tosse asmatica è fra i sintomi più comuni. Bisogna inoltre considerare che, in base alla singola situazione del paziente e alla presenza di eventuali altre patologie, la tosse asmatica di natura allergica può essere anche grassa. Non di rado, il paziente con tosse e asma soffre di rinite allergica o laringite allergica, che è causa del persistere della tosse. 
 

Tosse e bronchite asmatica

Asma e tosse possono entrare in relazione anche quando all’asma stessa si aggiunge una bronchite acuta, ovvero un’infiammazione improvvisa dei bronchi. Si parla quindi di bronchite asmatica, che dà origine a vari sintomi, fra cui tosse con produzione di catarro. Il paziente deve tempestivamente rivolgersi al medico, in quanto, se non opportunamente affrontata, questa condizione può provocare difficoltà respiratorie anche molto gravi. Per dare sollievo in seguito ai sintomi, si può ricorrere a farmaci antinfiammatori e antitussigeni, mentre è possibile intervenire sull’asma con beta-2 agonisti e corticosteroidi. 

 
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Revisione medica a cura di: Dott. Alessandro Zanasi
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