Cocomero: quando fa bene e quando evitarlo

Il cocomero, o anguria, è il frutto estivo per eccellenza: idratante, fresco e dolce in estate è un alimento gradito a grandi e bambini, perfetto per combattere il caldo e la spossatezza. Si tratta di una pianta della famiglia delle Cucurbitacee, originariamente proveniente dall'Africa tropicale.
 
Ma quali sono le sue caratteristiche nutritive? Quando fa davvero bene e in quali casi invece è meglio evitarlo? Facciamo il punto della situazione.
 
Cosa c’è in una fetta di anguria?
Una fetta di anguria di medie dimensioni pesa circa 400g. La polpa è costituita per oltre il 90% di acqua, il restante 10% contiene zuccheri (6%), proteine (0,6%), grassi (0,15%), fibre (0,4%). Inoltre, l’anguria è ricca di sali minerali tra cui potassio, magnesio, calcio, fosforo, ma anche di vitamine (A, C, B e B6) e folati. A livello calorico, 100 grammi di anguria contengono soltanto 30 calorie.
 
I benefici del cocomero
Grazie alla presenza di acqua e di sostanze nutritive, il cocomero è un alimento ricco di benefici.
Ecco una breve lista dei principali vantaggi di consumare anguria:
 
  • Azione idratante, l’anguria è composta al 92% da acqua e contiene importanti elettroliti
  • Ha una funzione disintossicante, in quanto la grande quantità di liquidi, vitamina C e potassio che contiene stimola la diuresi e ha un’azione depurativa e detossificante
  • Regola la pressione sanguigna, sia per l’apporto di acqua che per la quantità di sali minerali, soprattutto potassio
  • Combatte la spossatezza, perché contiene vitamine, sali minerali e zuccheri
  • Riduce lo stress ossidativo, attraverso delle sostanze chiamate flavonoidi, contenuti anche, ad esempio, nei pomodori
  • Riduce i grassi, l’anguria contiene citrullina, che aiuta a ridurre l’accumulo di grasso nelle cellule.
 
Quando mangiare la frutta d’estate
Il cocomero, così come la frutta in generale, andrebbe mangiata lontano dai pasti principali. Infatti, la quantità di zuccheri che contiene rende una fetta di anguria un alimento ottimo a merenda, ad esempio. In quantità ridotta può essere scelta anche come spuntino di metà mattinata. Attenzione soprattutto a mangiarla di sera, perché smaltire gli zuccheri è più difficile, ma anche perché, stimolando la diuresi, potrebbe provocare disturbi del sonno.
 
Chi dovrebbe evitare l’anguria
Anche se questo frutto ha tante proprietà benefiche, alcune categorie di persone dovrebbero evitarlo o ridurne il consumo a quantità davvero modiche. L’anguria non è adatta a:
 
  • Diabetici, dato l’elevato indice glicemico
  • Persone che soffrono di colite o di problemi digestivi, poiché la grande quantità d’acqua in essa contenuta ostacola l’azione digestiva dei succhi gastrici
  • I soggetti allergici all’aspirina o derivati, in quanto essa contiene dei salicilati naturali.
 
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