Visione prolungata di smartphone, tablet e pc: quali i disturbi visivi negli adulti

La tecnologia è sicuramente una cosa straordinaria e ci consente di fare cose fino a qualche tempo fa assolutamente impensabili. Tuttavia, una visione prolungata degli schermi dei dispositivi mobili può esporre le persone che ne fanno un uso eccessivo a una serie di disturbi a carico dell’apparato visivo.

Ogni persona guarda il proprio smartphone decine e decine di volte al giorno, forse anche centinaia. Vivere senza tablet, pc e cellulari oggi sembra davvero impossibile. 
I dispositivi mobili vengono utilizzati per rispondere alle mail, rimanere informati su cosa accade nel mondo in tempo reale, aggiornare il proprio status sui social o anche semplicemente per passare il tempo.
Alle già otto ore che molte persone passano – per ragioni di lavoro – davanti al pc se ne devono quindi aggiungere almeno altre 3 o 4 passate davanti al cellulare
I disturbi alla vista causati da un eccessivo uso dei dispositivi digitali sono conosciuti anche come sindrome da visione al computer (CVS) o sindrome da schermo elettronico. 

La probabilità di avere disturbi visivi a causa di un uso prolungato di cellulari e pc cresce nel caso di problemi agli occhi preesistenti o nel caso di un mancato utilizzo degli occhiali quando invece ce ne sarebbe bisogno. 

I principali sintomi della CVS e di una visione prolungata dei dispositivi digitali
I principali sintomi della sindrome da visione al computer o comunque di un uso prolungato dei dispositivi mobili possono essere visivi, muscolari e neurologici. I più comuni sono:
  • mal di testa 
  • occhi secchi
  • visione offuscata o sdoppiata
  • sensibilità alla luce
  • prurito agli occhi
  • lacrimazione
  • affaticamento visivo
  • irritazione
Nella maggior parte dei casi si tratta di disturbi transitori, che tendono a scomparire piuttosto rapidamente, o almeno non appena si limita l’utilizzo dei dispositivi mobili. Nel caso in cui ciò non accada il consiglio è quello di rivolgersi all’oculista ed effettuare una visita di controllo. 
Perché la visione prolungata dei dispositivi digitali provoca disturbi alla vista 
Uno dei motivi per cui una visione prolungata dei display digitali può provocare problemi alla vista è perché le palpebre vengono sbattute meno spesso. In condizioni di normalità le palpebre vengono sbattute circa 15 volte al minuto. Questo gesto – per lo più involontario – serve a mantenere gli occhi lubrificati e a proteggerli da agenti esterni come la polvere e la luce. Quando siamo davanti a uno schermo le volte in cui sbattiamo le palpebre scendono quasi della metà. 
Ciò espone le persone a una patologia conosciuta come sindrome dell’occhio secco, che determina un’alterazione del film lacrimale.  
Un’altra ragione risiede nel fatto che, nella maggior parte dei casi, il testo da leggere che viene offerto dai dispositivi mobili è molto piccolo e per leggerlo diventa necessario strizzare gli occhi. Strizzare gli occhi per mettere a fuoco i caratteri affatica i muscoli oculari e ciò provoca un affaticamento visivo. 
Non bisogna poi dimenticare che gli occhi non sono fatti per fissare la luce per periodi prolungatie questo vale sia per la luce solare, che per la luce che proviene da fonti artificiali e dai dispositivi mobili. L’esposizione continua alla luce degli schermi di cellulari e pc provoca il loro affaticamento. 

5 semplici consigli per prevenire i danni prodotti dalla visione prolungata di smartphone e pc
Il consiglio per cercare di evitare i danni da un uso eccessivo dei dispositivi mobili non è smettere di usarli, piuttosto è quello di utilizzarli in maniera consapevole e meno spasmodica. Per iniziare si dovrà:
  • diminuire la luminosità dello schermo
  • limitare il tempo che si trascorre davanti gli schermi dei dispositivi mobili e pc
  • regolare le dimensioni del testo
  • tenere i dispositivi a una distanza ragionevole dal viso
  • fare regolarmente delle pause di qualche minuto ogni 20 minuti passati davanti lo schermo
E-book reader e dispositivi mobili: quale dei due causa meno disturbi alla vista
È opinione comune che gli schermi dei dispositivi mobili, poiché retroilluminati e poiché emettono luce blu, siano più dannosi rispetto un e-book reader. In realtà, oggi non esistono ancora studi scientifici che in maniera unanime affermino che un metodo di lettura sia migliore dell’altro. 
Sicuramente leggere su uno schermo opaco e non retroilluminato può limitare il senso di affaticamento visivo, tuttavia, il consiglio rimane quello di non eccedere con il loro utilizzo e fare regolarmente delle pause. 
 
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