"Curarsi in Russia", l'intervista al Presidente Sansavini sull'apertura del Centro Smolensky

Alla fine Ettore Sansavini, 73 anni, presidente di GVM Care & Research, che controlla mia sessantina tra cliniche private, poliambulatori, residenze assistite e complessi termali ha vinto l'ennesima sfida della sua ormai lunga carriera e da qualche mese nel cuore di Mosca ha aperto un nuovo policlinico dotato delle più moderne attrezzature jer cura e diagnostica, ma con in più un plus irripetibile: personale medico e infermieristico che garantisce l'approccio italiano al benessere e al trattamento sanitario.

«La Russia si sta aprendo alla sanità privata», commenta Sansavini, «e noi siamo in grado di offrire un servizio, sia dal punto di vista sanitario che sociale di livello intemazionale». È il primo investimento in Russia di un gruppo italiano del settore sanitario. «Crediamo», aggiunge Sansavini, «che qui possa esserci un ritorno importante e vogliamo dare il nostro contributo al cambiamento: la medicina sta evolvendo tutti i giorni e serve innovazione».

Il Centro Medico Smolensky, al momento, offre oltre 40 diversi servizi, dalla medicina generale alla ginecologia, grazie a uno staff di 80 persone. Che crescerà sino a raggiungere le 160 unità, una volta arrivati a regime. Presto saranno infatti attivate le Tac e le risonanze magnetiche. Investimenti che hanno consentivo alla nuova struttura di raggiungere il 20% dei volumi previsti dal piano industriale in pochi mesi. Con circa 630 milioni di fatturato previsti nel 2017 (erano 600 nel 2016) e quasi 7.500 dipendenti a livello di gruppo. GVM Care & Research si colloca al terzo posto tra i maggiori poli sanitari privati italiani anche secondo l'ultimo rapporto R&S-Mediobanca. I posti letto complessivamente sono 3.300.

Ettore Sansavini, partendo da zero ha creato a Lugo (Ravenna) un polo di eccellenza. La storia di GVM inizia il 1973, anno in cui Sansavini assunse la direzione della casa di cura Villa Maria a Cotignola, in provincia di Ravenna, struttura orientata verso l'alta specialità, in particolare verso la cardiologia e la cardiochirurgia. Oltre all'espansione in terra russa Sansavini ha già aperto una decina di strutture in Polonia, due in Francia e altre in Albania. Le prossime espansioni sono previste in Cina e nei Paesi Arabi per arrivare in fretta a una ventina di unità all'estero per far salire ben oltre il 12% la quota di fatturato non legata all'Italia dove comunque le presenze si moltiplicano: Città di Lecce Hospital, Clinica Privata Villalba e Villa Torri a Bologna, Istituto Clinico Cardiologico (ICC) e Ospedale San Carlo di Nancy a Roma, Emo GVM Centro Cuore Columbus di Milano, Hopital Européen de Paris.

In Italia il gruppo guidato da Sansavini annovera oltre duemila posti letto di cui 1.500 accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale (il 73,5%). Una scalata iniziata con il primo accreditamento pubblico-privato nel 1978 (tra Villa Maria e la cardiochirurgia di Parma). Nell'ottica della diversificazione Ettore Sansavini ha acquisito quest'anno il controllo (59%) delle Terme di Castrocaro, di cui fanno parte il centro benessere e il Grand Hotel dopo una dozzina di anni come socio di minoranza.

Nel distretto biomedicale di Medolla (Modena) GVM controlla la Eurosets produttrice di dispositivi biomedicali per l'autotrasfusione, la cardiochirurgia e l'ortopedia. Inoltre il gruppo romagnolo opera, attraverso società controllate, nei settori: ingegneria clinica ed edilizia sanitaria, alimenti funzionali e integratori, sicurezza degli ambienti, sorveglianza sanitaria e servizi generali integrati.

Tratto da "Curarsi in Russia" di Stefano Catellani in Milano Finanza del  6 maggio 2017.
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