XXIII Giornata mondiale dell'Alzheimer

Patologia degenerativa cerebrale, l’Alzheimer è in costante aumento in tutto il mondo, tanto che il dato di 47 milioni di persone che ne soffrono (di cui un milione in Italia), pare destinato a triplicare nei prossimi anni.
Le cause che ne favoriscono l’insorgere sono determinate sia da un accumulo di proteine nel cervello sia dall'avanzare dell'età, quando i milioni di neuroni che attivano le connessi cerebrali si riducono. Per questo, in occasione della XXIII Giornata Mondiale dell'Alzheimer, è fondamentale sottolineare quanto la prevenzione svolga un ruolo fondamentale nel tenere sotto controllo i danni neurali.
 
Infatti, il cervello è un organo plastico che, come i muscoli con l'attività fisica, necessita di esercizio per mantenere al meglio le sue funzioni.
Alcune delle buone pratiche da coltivare:
  • vita sociale,
  • interessi,
  • lettura,
  • nuovi hobby,
  • sport,
  • alimentazione sana
 
Un recente studio dimostra che l'attività fisica svolta da giovani è associata a una migliore capacità cognitiva in età avanzata. Nel complesso, lo studio mostra che l'attività moderatamente intensa, il che significa un po’ più faticoso che camminare , è associata con una migliore capacità cognitiva e dopo una media di 25 anni .
Questo risultato è in accordo con precedenti studi fatti su animali, che hanno dimostrato che l'attività fisica aumenta la quantità di fattori di crescita nel cervello e migliora la plasticità sinaptica.
 
Inoltre, il processo di neurodegenerazione, spesso, comincia manifestandosi con semplici deficit cognitivi che si fanno via via sempre più invalidanti fino alla quasi totale assenza di memoria, uno dei sintomi più evidenti della patologia. Mantenere sotto controllo fattori di rischio come ipertensione, diabete, obesità e monitorare sintomi psichici che possono indicare una fase di pre-demenza (depressione, difficoltà nelle attività quotidiane, problemi di linguaggio) tramite check up cognitivi, permette di effettuare diagnosi precoci e di rallentarne il decorso.
 
Istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI), la Giornata Mondiale dell’Alzheimer vede strutture e Istituzioni impegnate con iniziative volte a informare sui progressi ottenuti dalla ricerca e sulle nuove terapie esistenti. È importante che pazienti e familiari, che spesso vivono una condizione di angoscia e non sanno come fronteggiare l’insorgere della patologia, siano consapevoli degli strumenti che hanno a disposizione per attuare strategie preventive e per fronteggiare l’invecchiamento cognitivo. L’allungamento della vita media fa sì che oggi sia possibile fermare il decadimento mentale e continuare anche, nel corso dell’età anziana, a mantenere una buona qualità della vita.   
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