“Ho scelto Anthea Hospital per l’avanguardia degli interventi al cuore”

Sono stata la prima paziente ad essere operata con questa tecnica innovativa e ora mi sento finalmente bene. Sono contenta di aver scelto Bari”.

Aurora Annarumi, 69 anni, residente a Roma, racconta la sua esperienza, prima e dopo l’intervento con il sistema Jena Valve eseguito ad Anthea Hospital sotto lo guida del dottor Giuseppe Speziale e della sua equipe.
“Per la mia situazione la chirurgia tradizionale non era una strada percorribile. Non volevo e non potevo sottoporre il mio corpo ad altri stress, come in passato. La decisione di farmi operare in Puglia è arrivata quando ho scoperto che qui la cardiochirurgia è molto all’avanguardia – continua la donna – si eseguono interventi con metodi che riducono i dolori post operatori e permettono una ripresa più rapida”. 

A due ore dall’intervento la paziente ha ripreso a respirare senza aiuti esterni. “Non ho sentito dolore e quando mi sono svegliata stentavo a credere che fosse tutto finito. Ringrazio il dottor Speziale e tutta l’equipe per avermi  dato la possibilità di riabbracciare i miei nipoti”, ha concluso la paziente.

Il metodo mininvasivo che è stato applicato è una delle più recenti conquiste della cardiochirurgia. Consiste nell’impianto di una valvola biologica (Jena dal nome della città tedesca dove è stata brevettata) mediante un dispositivo lungo tra i 20 e i 25 millimetri che, da una piccola incisione mammaria di appena 5 centimetri, raggiunge l’apice del ventricolo sinistro per poi agganciare la valvola nuova a quella aortica nativa che non funziona più correttamente.  Il paziente è avvantaggiato dalla riduzione del dolore post operatorio, meno danni estetici, meno sanguinamenti e tempi di ripresa e di degenza molto brevi.

A partire dall’estate del 2015 la donna aveva cominciato a stare male, con sbalzi di pressione, affaticamento e difficoltà respiratorie. Dopo una visita con il dottor Giuseppe Speziale e in seguito ad un elettrocardiogramma eseguito all’Ospedale San Carlo di Nancy a Roma (un’altra struttura della rete GVM) ha scoperto un’insufficienza della valvola mitrale molto grave. Bisognava intervenire subito per la sostituzione della valvola mal funzionante. La paziente però aveva già subito nel 2012 altri due interventi per l’impianto di bypass ed era quindi troppo rischioso sottoporla alla chirurgia tradizionale che prevede l’apertura dello sterno con il cuore fermo. Da qui la scelta di rivolgersi all’Anthea Hospital scegliendo l’innovativa tecnica mininvasiva.

 
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