Dott. Langerame: come affrontare opportunamente la metatarsalgia

Cos’è la metatarsalgia? Chi ne soffre?  La metatarsalgia è una sindrome dolorosa che interessa la parte anteriore del piede, ovvero l’area corrispondente alle ossa metatarsali. E’ un disturbo che interessa più frequentemente le donne che spesso indossano scarpe inadeguate o gli sportivi, abituati a praticare un’intesa attività fisica.

A causarla sono le anomalie specifiche dell’avampiede come alluce valgo, dita a martello ed insufficienze metatarsali. Si tratta di patologie su cui è possibile intervenire efficacemente, come ci conferma il dott. Vincenzo Langerame, chirurgo ortopedico negli ospedali di GVM Care & Research G.B. Mangioni Hospital di Lecco ed Ospedale San Carlo di Nancy di Roma.

Quando la metatarsalgia colpisce in età adulta o durante la terza età, si consiglia di effettuare, oltre l’uso di plantari correttivi, un accertamento diagnostico con esame baropodometrico, un’ indagine non invasiva che consente di misurare la quantità di carico esercitata su ciascun punto d’appoggio del piede. E’ utile, inoltre, in quanto fornisce una valutazione  chirurgica pre-operatoria. Con i risultati forniti dall’esame, infatti, è possibile intervenire mediante tecnica percutanea, procedura chirurgica in grado di ridurre l’iperpressione al suolo durante la deambulazione. Si tratta di una tecnica mininvasiva che ha il vantaggio di ridurre e migliorare il recupero post-operatorio rispetto agli interventi tradizionali. Grazie alla tecnica percutanea il paziente aumenta il comfort del piede nella calzatura, senza subire tagli e senza l’ausilio di mezzi metallici, riducendo notevolmente il dolore. 

Rimandare un intervento chirurgico ritenuto necessario, ci tiene a precisare il dott. Langerame, non è consigliabile in quanto può rappresentare un fattore di prevenzione fondamentale.

A seguire alcune significative testimonianze di pazienti operati dal dott. Langerame che hanno risolto o minimizzato la propria condizione patologica:

G.M. 73 anni:
“Ho 73 anni, piuttosto acciaccata, da sempre con dolori alle piante dei piedi. Non mi sono curata molto per il passato, ho usato per qualche tempo i plantari, ma i dolori non mi hanno mai abbandonato. Ho più scarpe in casa che un esercito di donne! Ho consultato diversi specialisti del settore nel corso del tempo, fino a quando un articolo sul giornale due anni orsono mi spinse ad un ultimo consulto col dott. Langerame, che mi spiegò le ultime tecniche chirurgiche da poco adottate, le cosiddette percutanee, da cui ho veramente tratto un ottimo beneficio, dimenticandomi dei fastidiosi duroni e quont’altro. Ora vivo bene!”

L.D.. Anni 44
“44 anni, impiegata, sportiva, da tempo non proticante alcuna attivà sportiva per colpa dei piedi, veramente doloranti quando arrivo a sera! Plantari di tutte le specie non mi hanno risolto i problemi, perciò su internet ho ricavato informazioni sulle tecniche mininvosive, e dopo un consulto ortopedico col dott. Langerame, mi sono sottoposta all’intervento chirurgico di riallineamento metatarsale e, dopo qualche difficoltà iniziale, ho avvertito un ottimo cambiamento”.
 
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